È di questa mattina la notizia dell’ennesimo attentato terrorista registrato in Kenya, quasi certamente compiuto da jihadisti del gruppo somalo al-Shabaab, legato ad al-Qaeda.
Secondo un primo bilancio almeno 14 persone avrebbero perso la vita nell’attacco, alle quali si aggiungono altri 12 feriti, causati da una serie di granate, lanciate da un gruppo di uomini armati che ha fatto irruzione a Mandera, cittadina di 30.000 abitanti del Kenya nord-orientale, situata nei pressi del confine con la Somalia.
Secondo quanto riferito Alex Ole Nkoyo, commissario della Contea di Mandera, il commando ha cominciato a lanciare bombe a mano contro un edificio, nel quale erano al lavoro diversi operai, e ben 13 di questi sono rimasti uccisi dalle esplosioni, assieme ad una donna che si trovava nelle vicinanze del cantiere.
Da quando il loro dominio sull’intera parte meridionale della Somalia è stato rovesciato da una coalizione internazionale, all’interno della quale Nairobi giocò un ruolo fondamentale, i miliziani di al-Shabaab stanno portando avanti una guerra contro i governi keniani e somali, nel tentativo di destabilizzarli.
Già in passato questo gruppo si è reso protagonista di azioni sanguinarie come l’attacco al centro commerciale Westgate di Nairobi, il 21 settembre 2013, dove persero la vita 71 persone, o la strage del 2 aprile scorso al college keniano di Garissa, durante la quale 147 studenti cristiani furono massacrati dagli jihadisti.
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