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Kenya /Si dibatte sulla sicurezza nazionale e si cercano nuove modalità per arginare il fenomeno

Creato il 16 dicembre 2014 da Marianna06

 

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Terrorismo e rischi per la sicurezza: è ancora questo il tema principale del dibattito politico in Kenya, nella settimana in cui è prevista la terza e definitiva lettura parlamentare di una contestata legge in materia.

Le nuove norme, criticate soprattutto per la possibile stretta sui giornalisti che riveleranno particolari delle operazioni di polizia, è stata definita “una solida cornice legale contro l’insicurezza” dal vice-presidente William Ruto.

Il progetto, ha ribadito il vice-capo di Stato, “non emenda in nessun modo la Costituzione” e “non intende mettere a rischio le conquiste costituzionali dei keniani”.

La discussione su quale sia la migliore strategia per contrastare i violenti attacchi del gruppo somalo Al Shabaab, soprattutto nelle regioni alla frontiera con la Somalia, resta tuttavia aperta e anche i paesi vicini fanno sentire la loro voce.

In particolare, Shamsudin Roble, inviato del governo etiope in Kenya, ha suggerito ieri in un discorso pubblico che “il terrorismo non può essere sconfitto dalle sole forze di polizia e di difesa”.

Piuttosto, Roble ha concentrato l’attenzione sulla “raccolta d’informazioni d’intelligence” e sulla necessità di ottenere “il sostegno di tutta la popolazione, indipendentemente dalle diverse affiliazioni religiose ed etniche”.

Questa, ha sostenuto, è anche la strategia seguita da tempo dal suo paese.

 

              a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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