Magazine Opinioni
Si chiama Keshe ed è un ingegnere iraniano, di religione israelita. Ha acceso gli entusiami di molti, annunciando che presto il mondo potrà usufruire di un’energia tale da consentire di compiere viaggi interplanetari, di emanciparsi dai combustibili fossili, di sanare molte malattie ed altre mirabilia. Non è proprio un’energia elargita senza un corrispettivo (la “free energy” di cui si discute da decenni nella cerchia di scienziati “eretici”, tra cui i continuatori di Tesla e di Reich), giacché il tecnico persiano ritiene che nulla nell’universo sia del tutto gratuito. Questa opinione è condivisibile: è giusto che si ricavino dei proventi dalle proprie invenzioni e dal proprio talento, frutto di studi di studi e sacrifici. Deplorevoli sono, invece, la cupidigia ed il monopolio delle risorse.
Crediamo che sia ingenuo lo slancio con cui sono state accolte le rivelazioni di Keshe, diffuse in Italia attraverso una verbosa ed inconcludente intervista. Distinguiamo il lato teorico da quello pratico. La teoria descritta da Keshe è astrusa e farraginosa. Si somma alle numerose interpretazioni nell’ambito della Fisica, la scienza in cui oggi sembra essere ipotizzabile tutto ed il contrario di tutto. La diatriba tra relativisti ed anti-relativisti è solo la principale controversia. Siamo di fronte ad un’anarchia dei sistemi. Il premio Nobel per la Fisica, Feynman, ascrive la responsabilità di una situazione tanto intricata e contraddittoria alla Natura stessa, in quanto intrinsecamente assurda, almeno per l’umana ragione. E’ questione difficile da dirimere. Forse il mondo è irrazionale e le equazioni, le matrici, le leggi, le teorie incomprensibili a volte alla stessa comunità scientifica, sono la testimonianza di un’irriducibile incongruità del reale.
Tralasciamo, però, le riflessioni epistemologiche e consideriamo i risvolti concreti delle dichiarazioni sopra accennate. Davvero siamo alle soglie di una radiosa era o ci stanno ingannando? Che si possa viaggiare nello spazio, senza ricorrere a velivoli propulsi da combustibili, accorciando in modo sensibile i tempi, è una prospettiva che non ci tocca più di tanto. Sarebbe auspicabile risolvere i problemi urgenti: la contaminazione del pianeta, il depauperamento degli ecosistemi, la proliferazione delle patologie, la miseria. Sono situazioni che hanno degradato la qualità della vita. Qui casca l’asino. Keshe o dimostra infinita dabbenaggine o è uno dei tanti interpreti di una sofisticata operazione psicologica. Egli afferma di aver collaborato con un’università del Belgio: ci sorge una perplessità, sapendo che gli atenei sono vivai di ricercatori succubi del complesso industriale-militare. La perplessità diventa sospetto, quando l’ingegnere prospetta di condividere i suoi brevetti con Israele e la N.A.S.A. (sic). Santi numi! Costui va nella tana del lupo! Non ha compreso che le oligarchie vedono le energie rinnovabili e non inquinanti come il fumo negli occhi? Come accaduto con Tesla ed altri, militari e banchieri mettono le grinfie su scoperte ed invenzioni per costruire armi e, se non possono trarne grossi vantaggi strategici ed economici, insabbiano. Molti scienziati indipendenti ed inventori sono stati perseguitati e pure trucidati per evitare che le loro idee minassero l’iniqua egemonia politico-economica delle élites. L’importante è che i plutocrati siano sempre più potenti, mentre l’umanità deve continuare a spezzarsi le reni. Anzi, gli schiavi presto, per un tozzo di pane, dovranno lasciarsi impiantare un microchip. Altro che benessere per tutti! Intanto i gonzi abboccanno...
Non è finita: Keshe vagheggia la creazione di una religione mondiale che puzza di New age ad anni luce di distanza. Il solito mondialismo, mascherato da progresso scientifico, dietro cui si nasconde uno di nome Keshe... ed il cash.
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CURIOSITÀ, OPINIONI
COMMENTI (1)
Inviato il 16 settembre a 23:59
Riporto la lettera alla redazione di Stampa Libera che ha diffuso un post simile: Gentile Redazione, sono un ragazzo di 23 anni e sono molti mesi che vi seguo. Devo segnalare un errore in questo articolo: http://www.stampalibera.com/?p=52158#more-52158 Infatti scrivete che Keshe è di religione Ebraica, e che lascierà parte della sua fondazione a Israele. Questa interpretazione errata nasce da un errore di traduzione dei traduttori Italiani come potete constatare voi stessi il signor Keshe http://youtu.be/CzTCh8yLdNk?t=1h38m48s pronuncia infatti Universal House of Justice in Israel, non Universal of Justice in Israel.. conferma di questa cosa è questo post ufficiale di Keshe, leggete bene il punto 4 http://www.keshefoundation.org/phpbb/viewtopic.php?f=2&t=2643&fb_source=message.
La casa Universale di Giustizia è la base della Fede Bahai, una fede che ha come scopo l’unione pacifica di tutta l’umanità in armonia, dell’uguaglianza dell’umanità e di tutte le religioni.
E’ per questo status quo che il signor Keshe, probabilmente Bahai anche lui, ha deciso di lasciare a un ente come le Nazioni Unite metà delle sue tecnologie e l’altra metà a una causa spirituale e religiosa come quella Bahai.
Tutto questo non ha niente a che fare con Israele a livello governativo, essendo la fede Bahai completamente autonoma da contaminazioni governative. E non ha niente a che fare con la religione ebraica.
http://it.wikipedia.org/wiki/CasaUniversaledi_Giustizia
La traduzione errata sta portando una diffamazione immotivata del signor Keshe. Da settimane leggo su internet dubbi sul fatto che lasci tutto alla Cabala Israeliana o che come tanti massoni sia Ebreo.
Vi prego, da lettore affezzionato, conscio del potere informativo del vostro sito, di far conoscere a tutti nel prossimo post a riguardo la verità e porre rimedio alla disinformazione che sta dilagando sul punto sopracitato, per via di un errore di traduzione sicuramente in buona fede.
Vi auguro Orizzonti Sereni. Ken