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Khad gadia

Da Teoderica

Forse non tutti sanno che Khad gadia ( un capretto) è una delle più celebri canzoni ebraiche. Si esegue da un tempo immemorabile alla fine della cena pasquale. Nel 1976 il cantautore Angelo Branduardi ne ha realizzato una trasposizione in italiano intitolata " Alla fiera dell' Est". Khad gadia è stata la favola che ha incantato milioni di bambini appartenenti a innumerevoli culture sui cinque continenti. E' stata la canzone piu' amata da schiere di appassionati del sessantottismo soft di Branduardi. Ma la leggenda di A lla fiera dell'est, del capretto che per due soldi mio padre compro' e di tutta la concatenazione simbolica che ne deriva scaturisce in realta' dall'antichissima tradizione del Seder di Pesach (la cena per la pasqua ebraica).
[...] al tramonto gli ebrei di tutto il mondo si apprestano a celebrare quello che per loro e' stato il miracolo della liberazione dalla schiavitu' egiziana. Al termine della lettura del libro della Hagada', interrotta come vuole la tradizione dalla cena pasquale, dopo aver mangiato l'ultimo pezzo di azzima che rappresenta il pane dell'afflizione assaporato nel deserto, intoneranno le dieci strofe dell'Had Gadya (un capretto). Ma cosa c'entra questa storia del capretto comprato per due soldi con il Pesach?
Il canto, come tutto il testo dell'Haggada', cela una quantita' di significati profondi, che i rabbini nei secoli non hanno mai cessato di esplorare. Ripercorrerli ci aiutera' a comprendere anche le vere origini di una favola straordinaria che tutti noi, senza sospettarne la provenienza, abbiamo ascoltato da bambini. Se vuoi approfondire vedi qui.
Vi ho presentato questo video perchè in realtà questa che pare una filastrocca è un canto ad un eterno ritorno che iniziando con un sacrificio terminerà con un sacrificio.


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