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Ki della Natura: Fuoco

Da Stefano Bresciani @senseistefano
Data: 27 ottobre 2014  Autore: Stefano Bresciani

ki fuocoEd eccoci giunti all’elemento Fuoco, impregnato di ki e dal fascino indiscusso.

Il fuoco rappresenta, sin dall’antichità, un’idea di conoscenza e forza spirituale più elevata, a cui l’uomo ha avuto accesso solo a partire da un certo momento, con dolore e sacrificio, e dopo aver sfidato apertamente leggi e tabù. Pensa al mito di Prometeo, che rubò il fuoco agli dei per portarlo all’umanità, e che fu poi duramente punito per questo.

Il fuoco rappresenta, quando si parla di sogni, l’energia psichica e spirituale, e viene interpretato con l’avere risorse interiori così vive che ti permettono di realizzare i tuoi progetti con entusiasmo.

Il fuoco rappresenta anche l’amore passionale oppure l’amore legato alle proprie passioni: ad esempio la passione per un’arte, per la politica, per la fede religiosa, ecc. ecc. Esso è un elemento della Natura strettamente legato alla spiritualità interiore, alla fede e alla divinità: si evidenzia  dal ruolo che riveste in molte cerimonie, dalle immagini sacre e nel linguaggio che troviamo nei testi sacri. Per me il fuoco è tutto questo.. e forse anche qualcosa in più! Qualcosa che brucia dentro il mio cuore quando parlo o scrivo di un progetto, di un’idea che prende forma, di un’attività o di una persona che mi sta particolarmente a cuore.

Altresì penso a questo potentissimo elemento quanto mi raccolgo in introspezione, quando medito, quando faccio Reiki a me stesso o a un membro della mia famiglia. L’immagine però che più riecheggia nella mia mente, è quell’alone magico che riesco a scorgere in una delle meditazioni più intense e utili ch’io abbia mai praticato. Forse l’avrai già provata o sentita da qualche parte, è davvero bella, ti consiglio di sperimentarla per la prima o chissà quale volta…

MEDITAZIONE DELLA CANDELA

Accendi una candela in una stanza buia, siediti o mettiti in posizione rilassata a circa venti centimetri e fissa la fiamma tremolante della candela per un paio di minuti. Metti poi le mani davanti agli occhi e, mentalmente, ricerca la luce della fiamma. La luce sarà lì, chiara e forte, davanti a te. Non avrai difficoltà a visualizzarla all’inizio ma dopo un po’ la tua mente probabilmente inizierà a vagare e tenderai a perdere la fiamma. Con un po’ di sforzo prova a ritrovarla, immaginandola e se necessario riguardandola per qualche istante a occhi aperti.

Ripeti più volte l’esercizio, magari ogni giorno per i prossimi 6 giorni e vedrai che riuscirai a mantenerti concentrato per maggior tempo.

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Nato e residente a Leno (BS) studio e pratico arti marziali dal 1994. Ho iniziato col Karate ma dopo aver insegnato per alcuni anni e ottenuto la cintura nera 3° dan ho dovuto abbandonare a causa di problemi fisici e non solo... Ho intrapreso la pratica dell'Aikido nel 2003 per stare meglio con il corpo e dopo aver superato l'esame di 2° dan ho avviato l'insegnamento nella Bushidokai ShinGiTai, associazione che ho fondato nel 2009 in qualità di Presidente. Dopo aver ricevuto il 1° livello Reiki nel 2005 ho iniziato a praticare Tai Chi, Iaido (ora cintura nera) e meditazione (Zen è la mia preferita), applicando con successo l'energia vitale in qualsiasi attività lavorativa (geometra è il mio impiego principale) e relazionale (sono felicemente sposato e padre di due splendide bimbe). Ho scritto il libro "105 modi per conoscere l'Oriente" e una trilogia di ebook sul benessere con la Bruno editore.
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