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Ki della Natura: Terra

Da Stefano Bresciani @senseistefano
Data: 20 ottobre 2014  Autore: Stefano Bresciani

ki terraOggi è il turno della terra. Il potenziale Ki di questo elemento della Natura ha dell’incredibile. La Terra è la Madre, ciò da cui siamo nati, è ciò che accoglie la vita e la nutre, in cui seminiamo e spesso raccogliamo, il cui dono è la costanza, la pazienza e la forza.

Quando penso alla Terra penso al mio orticello, piccolo ma soddisfacente, che dopo giorni di duro lavoro (da parte del mio bravo suocero) e settimane di costante e paziente cura (del sottoscritto), porta alla luce i primi frutti…

Adoro e godo in egual modo tutte le stagioni (anche l’inverno quando ci si gela!), però il periodo che rientra più nelle mie corde emozionali è quello che chiude l’estate (fine Settembre/Ottobre). Questo periodo è legato, secondo la tradizione orientale, proprio alla Terra. Quanta energia riesco ad attingere, quanta vitalità riesco a sprigionare in questa fase dell’anno: nuove idee, nuovi progetti, un’evoluzione continua del mio “essere” e un’esponenziale crescita delle mie mille attività, online e nella vita quotidiana. La mia forza interiore non conosce limiti!!!

Alcuni anni fa acquistai un ebook davvero illuminante, che mi aiutò molto (e mi aiuta tutt’oggi) a scoprire cosa si cela nella natura di ogni elemento. Oggi è il turno della Terra e voglio condividere questa breve ma intensa meditazione per gettare un piccolo seme sulla tua strada del Budo…

MEDITAZIONE su Muladhara – la Terra

Per questa visualizzazione occorre trovare una posizione comoda, seduta. Tradizionalmente nello yoga si usa la posizione del Loto, che consiste nell’incrociare le gambe sopra le cosce, ma per i principianti va benissimo sedersi su un tappetino a gambe incrociate, incrociando le caviglie come si fa usualmente. L’importante è tenere la schiena dritta, sarà utile a questo scopo sedersi sopra un cuscino. Se proprio non riuscite a tenere dritta la schiena appoggiatela a una parete; io consiglio un’altra posizione che è anche ottima per elasticizzare ginocchia e caviglie: in ginocchio, sedendosi tra i piedi che sono distanti una trentina di centimetri, ci si abbassa e ci si siede per terra; le prime volte potete mettere tra le ginocchia un cuscino e appoggiarvi, altrimenti i legamenti “tirano” troppo, poi, con la pratica, quest’asana (posizione) elasticizza le articolazioni, risultando più comoda. Le mani sono appoggiate sulle rispettive ginocchia.

Quale che sia la posizione scelta, fate in modo che il telefono o altro non vi disturbi per i prossimi quindici minuti. Chiudete gli occhi e portate l’attenzione al perineo, che è il punto che si trova tra ano e genitali; se perdete la concentrazione e vi vengono in mente altri pensieri, lasciateli andare e riportate dolcemente l’attenzione su quel punto. Immaginate che da lì fuoriesca un cordone di luce, e si ramifichi come una radice, iniziando ad affondare nel terreno sottostante, giù sino alla profondità della Terra. Mantenete la concentrazione e l’immagine delle radici.

Adesso immaginate quelle radici come luminose, vive e fate in modo che inizino a “succhiare” l’energia dalla madre Terra, visualizzate quest’energia che sale dalle radici ed entra nel perineo, visualizzatela come una luce azzurra e brillante; guardate il suo movimento e vedete come si raccoglie a formare un vortice, è come un imbuto che sale ed entra in voi dal perineo. Guardate il senso rotatorio, dovrebbe essere verso destra, ascoltate le percezioni fisiche in quel punto; potreste sentire fresco o caldo, o un pizzicorino come di corrente, un movimento come fruscio…

Qualsiasi segnale fisico riscontriate è il segno dello scorrimento dell’energia in quel punto e in questo caso il suo accumularsi. Mantenete la concentrazione e adesso, continuando a visualizzare di risucchiare questa luce dalla terra, notate ad esempio se vedete colori o forme di tipo geometrico, figure di animali o altro. Ogni figura che riuscite a visualizzare sarà un simbolo associato a quel chakra e vi parlerà dello stato di questo punto del vostro corpo energetico.

Immaginate adesso, in quel punto ove entra energia, che ci sia un fiore… guardate di che tipo di fiore si tratta e vedete se è aperto o chiuso, seguitene il movimento e visualizzate l’apertura dei suoi petali, contateli. Quanti sono? Adesso lasciate scomparire ogni immagine e quando volete aprite gli occhi, al di là del fatto che comprendiate o no le immagini a fine visualizzazione, scrivete quello che avete percepito o visualizzato o “provato”.

[tratto dal cap.1 dell'ebook di Alessandra "Konor" Pacini, "L'energia dei 7 Chakra", Bruno Editore]

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Nato e residente a Leno (BS) studio e pratico arti marziali dal 1994. Ho iniziato col Karate ma dopo aver insegnato per alcuni anni e ottenuto la cintura nera 3° dan ho dovuto abbandonare a causa di problemi fisici e non solo... Ho intrapreso la pratica dell'Aikido nel 2003 per stare meglio con il corpo e dopo aver superato l'esame di 2° dan ho avviato l'insegnamento nella Bushidokai ShinGiTai, associazione che ho fondato nel 2009 in qualità di Presidente. Dopo aver ricevuto il 1° livello Reiki nel 2005 ho iniziato a praticare Tai Chi, Iaido (ora cintura nera) e meditazione (Zen è la mia preferita), applicando con successo l'energia vitale in qualsiasi attività lavorativa (geometra è il mio impiego principale) e relazionale (sono felicemente sposato e padre di due splendide bimbe). Ho scritto il libro "105 modi per conoscere l'Oriente" e una trilogia di ebook sul benessere con la Bruno editore.
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