In questo capitolo tornano tutti e tre i protagonisti: Eric Roberts, che è messo un po' più in secondo piano; Phillip Rhee, che ha il maggior numero (nonché i più spettacolari) di scontri; Chris Penn, molto imbolsito rispetto al precedente, che quasi subito cede alla letale ascella di Brakus... non è spoiler! Niente più tornei internazionali, niente squadra americana, siamo di fronte ad un film di botte di stampo action, quindi oltre alle pizze in faccia abbiamo anche sparatorie ed esplosioni. Uno di quei film del tipo "Hai ucciso l'amico mio e io ti faccio il culo!", condito di pieno trash primi anni '90... con tanto di meditazioni pelle rossa ed allenamenti nel deserto o nell'officina. Ottimi comunque i combattimenti, che sono nettamente aumentati, e nei quali si intravedono anche altre arti di menare come la boxe o la Hulk-Fight* di Brakus. Consigliato ai completisti, agli studiosi e i fan di Lorenzo Lamas, anche se quest'ultimo non c'entra niente col film!
Imdb *La Hulk-Fight è un'arte di menare derivata dal fumetto Hulk. Requisito principale per potersi cimentare in questa disciplina è l'assomigliare fisicamente ad un armadio a quattro ante di mogano massiccio.
La lotta consiste nel:- Esibire i propri muscoli con sfarzo e urla. È preferibile che questi siano ben oliati.
- Dire frasi sprezzanti nello stile di Schwarzenegger (è obbligatorio imitarne l'accento).
- Incassare una serie infinita di botte sfoggiando un lauto sorriso.
- Afferrare ogni tanto l'avversario per qualcosa e stringere forte forte, fino a che lui non si libera e caricandovi di mazzate.
- Urlare sempre e per qualsiasi motivo (colpi presi e dati, alla fine di una frase sprezzante, quando si afferra qualcosa da usare come arma, quando si lancia qualcosa e/o qualcuno ecc.).
Purtroppo i lottatori di Hulk-Fight sono destinati a perdere, sempre. Ecco perché è una tradizione che si sta lentamente estinguendosi e che bisogna sostenere. Il film è introvabile in lingua italiana