Kiehl’s e Alicia Keys, il progetto “Keep a child alive”

Kiehl’s Since 1851, l’artista e filantropa Alicia Keys, vincitrice di 14 Grammy® Award, e l’organizzazione che la stessa Keys ha co-fondato nel 2003, stanno collaborando per garantire assistenza, sostegno e dignità ai bambini e alle famiglie colpite dal virus HIV. A partire da gennaio 2014, Kiehl’s venderà un’edizione speciale della sua Midnight Recovery Concentrate donando il 100% del ricavato, ca. 200,000 dollari, a Keep a Child Alive”. “Questa limited edition rappresenta un importante gesto a supporto della nostra causa” come ha dichiarato la stessa Keys, da sempre in prima linea per incoraggiare tutti a fare uso della propria voce per un importante cambiamento nella lotta contro l’AIDS e fare così la differenza.
Il 72% dei bambini che hanno bisogno di cure per l’HIV, non le ricevono.
Acquistando l’edizione speciale della Midnight Recovery Concentrate di Kiehl’s, si può dunque aderire al movimento e contribuire a fornire trattamenti per l’HIV e cure amorevoli per i bambini che ne hanno più bisogno. L’acquisto di una confezione di Midnight Recovery Concentrate aiuta Keep a Child Alive a fornire cure, medicine e amore per i bambini che vivono con il virus dell’HIV.

Dietro il trattamento, ci sono molti aspetti critici che riguardano la cura per l’HIV: trasporto presso le cliniche, pasti sani che spesso sono il pasto primario del giorno, attività divertenti per i bambini per aiutarli a vivere in modo positivo e affrontare le sfide di una vita con l’HIV; un training essenziale ed esperto per le donne in modo che possano supportare finanziariamente i loro figli in futuro.

“Keep a Child Alive” sta lavorando per un mondo in cui tutti possano condurre una vita dignitosa, indipendentemente dall’essere affetti dal virus dell’ HIV,” condivide Alicia Keys. “Partners a supporto come Kiehl’s sono parte della nostra grande famiglia. Condividono la nostra passione per offrire dignitosi trattamenti, cure e supporto ai bambini e alle famiglie affette da HIV. Ogni azione, grande o piccola, può fare la differenza e permetterci di fare un passo avanti nel rendere l’assistenza sanitaria un diritto umano.”