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Kiki de Montparnasse: Infinitamente Prezioso
Creato il 25 ottobre 2012 da Alessandro Manzetti @amanzettiInfinitamente Prezioso di Kiki de Montparnasse 2007 - Excelsior 1881 Introduzione di Ernest Hemingway Traduzione di Silvia Marina Cristina Calandra Questo libro contiene un certo numero di fotografie di Kiki per darvi un'idea di quale fosse il suo aspetto nel decennio scorso. Al momento in cui scrivo, 1929, Kiki ci appare come un monumento a se stessa e all'epoca di Montparnasse, la cui conclusione è stata sancita proprio con la pubblicazione di questo volume. Le decadi si susseguono ogni dieci anni a partire da un evento particolare, come la nascita di Cristo o la fine di una guerra, ma le epoche possono terminare in qualsiasi momento. Nessuno conosce la loro data di inizio, nè soprattutto quando stanno per cominciare, mentre le epoche che vengono notate e pubblicizzate fin dagli albori solitamente non durano a lungo, come per esempio quella che doveva iniziare con Locarno. Le epoche nascono con facilità sui giornali, e infatti gli editorialisti le inaugurano in continuazione, ma il pubblico - non avendo esse nulla a che vedere con le Epoche reali - le dimentica con altrettanta facilità. A questo punto mi auguro che nessuno sia così irriguardoso da consultare il dizionario per scoprire il significato esatto di "epoca", perchè così rovinerebbe tutta questa Letteratura con la L maiuscola. L'essenziale nella letteratura è usare parole come Occidente, Oriente, Civiltà, ecc. che molto spesso non significano un beato nulla, ma senza le quali questa Letteratura non potrebbe esistere. L'esperienza mi ha insegnato che quando si sta in piedi con il naso rivolto a nord, tenendo la testa ben ferma, l'est si troverà a destra e l'ovest a sinistra, e si può elevare il tono del discorso scrivendo queste parole in maiuscolo, anche se è molto probabile che non vorranno dire nulla. Kiki de Montparnasse - foto di Man Ray In ogni caso per tornare alla Epoche, o in altre parole alla letteratura, sebbene nessuno sappia quando iniziano, tutti pensano di sapere quando terminano o quando, in un dato anno, Kiki diventò importante e Montparnasse ricca, prospera, scintillante di luci, nightclubizzata, cornflakeizzata o mueslizzata (scegliete voi signori, ormai a colazione questi cibi ce li mangiamo tutti) e al Dome arrivò il caviale, L'Epoca, per quello che valeva, e personalmente non penso valesse molto , si era chiusa. La Montparnasse di cui stiamo parlando è quella dei cafè e dei ristoranti dove la gente veniva vista in pubblico, non quella degli appartamenti, degli studi e delle camere d'albergo dove lavorava in privato. Ai tempi la differenza tra chi lavorava e chi no era che i fannulloni facevano la loro comparsa nei cafè verso mezzogiorno. Anche se in realtà non è del tutto vero poichè i veri perdigiorno, nell'accezione americana più che inglese della parola, non si alzavano prima delle cinque del pomeriggio, quando entravano nei bar per bere insieme ai lavoratori che avevano appena finito la giornata. Il lavoratore entra nel locale con lo stesso senso di solitudine che prova uno scrittore o un pittore dopo un giorno intero di lavoro; vuole smettere di pensarci fino all'indomani mattina e vedere gente e parlare di qualsiasi cosa purchè non sia seria e farsi un bicchiere prima di cena. E magari anche durante e dopo la cena, a seconda di chi è. Finito il lavoro era piacevole incontrare Kiki. Era stupenda da guardare. Aveva un bel viso già di suo, ma lei ne aveva fatto un'opera d'arte. Aveva un corpo meraviglioso e una voce splendida, fatta per parlare, non per cantare, e in quegli anni fu certamente la regina di Montparnasse più di quanto la regina Vittoria lo fosse nell'epoca vittoriana. Kiki de Montparnasse - Ritratto di Moise Kisling Questa Epoca è finita. Finita insieme ai reni del lavoratori che hanno bevuto troppo a lungo con i fannulloni. I Fannulloni erano gente a posto e alla fine dimostrarono di avere i reni più forti. Ma in fin dei conti di giorno loro riposavano. E comunque sia quell'Epoca è finita. Kiki possiede ancora la sua voce. Non dobbiamo preoccuparci per i suoi reni, viene dalla Borgona, dove queste cose le fanno meglio che nell'Illinois onle Massachussets, e il suo viso continua a essere la bellissima opera d'arte di sempre. E' solo che adesso ha più materiale con cui lavorare; ma potrete capirlo solo guardando le fotografie e leggendo il libro. Il libro dovrebbe parlare proprio di questo. Le persone che di solito mi suggeriscono quali sono i grandi libri destinati a durare nel tempo sono tutte fuori città e non posso quindi esprimere un giudizio intelligente, ma penso che il libro di Kiki sia tra i migliori che ho letto dopo La stanza enorme (di E.E. Cummings). Forse non verrà tradotto, ma se poi la traduzione non vi convincerà, imparate il francese e leggetelo. Non vi farà comunque male imparare a leggere in francese e quando saprete farlo avrete già dimenticato tutto questo. Ma nel caso lo impariate davvero, è il libro di Kiki che vi avevo suggerito di leggere, non quello di Julian Green o di Jean Cocteau, o di quelli che saranno allora per gli americani i grandi scrittori francesi. Leggetelo, dall'inizio alla fine, l'ultimo capitolo non è molto importante, e non gli rende giustizia, ma vi peserà meno dopo aver letto l'ottavo, L'iniziazione mancata, o il dodicesimo, Ma Grand' - mere Kiki de Montparnasse - foto di Man Ray Questo è l'unico libro per il quale ho scritto una introduzione e, Dio mi aiuti, l'unico per il quale la farò. Tradurlo è un crimine. Se non sarà altrettanto bello in inglese, e ora che lo leggo di nuovo mi rendo conto che non sarà un lavoro facile per chi lo tradurrà, per favore leggetelo in originale. E' stato scritto da una donna che, a quanto ne so, non ha mai avuto una Stanza Tutta per Sè, ma penso che vi ricorderà in parte, e alcuni brani ne reggono il confronto, un altro libro intitolato con un nome di donna scritto da Daniel Defoe. Se siete stanchi dei libri scritti dalle signore della letteratura per entrambi i sessi, questo è un libro scritto da una donna che non è mai stata una signora. Per quasi dieci anni è stata a un passo dal diventare quella che oggi sarebbe considerata una Regina, il che, naturalmente, è molto diverso dall'essere una signora. Kiki de Montparnasse - foto di Man Ray Infinitamente Prezioso di Kiki de Montparnasse 2007 - Excelsior 1881 Capitolo "Il mio primo contatto con la vita d'artista...non ha avuto successo" Traduzione di Silvia Marina Cristina Calandra Ho passato la notte a girare le per strade e all'alba mi sono ricordata che conoscevo di vista un signore per il quale avevo sempre avuto una sorta d'infatuazione sin da quando ero arrivata a Parigi. Sapevo che era un'artista, uno scultore, e ero certa che fosse una persona per bene. Aveva un po' di pancetta, portava un cappello immenso, una bella cravatta Lavalliere e, colmo della ricchezza, non usciva mai senza il suo bastone dal pomolo d'argento!. Dunque, non sapendo dove andare, vado da lui e, con il cuore che batte forte, mi offro di posare nuda per lui. Abitava in vicolo Ronsin , nella casa di Madame Steinheil, l'amante pazza di un importante uomo di stato morto tragicamente durante un incontro galante. Credo si chiamasse Fètus e era famoso per aver realizzato la spada del re del Belgio. Lui accetta, mi fa spogliare e comincia il suo lavoro! Io tremavo sia di paura che di freddo! Faceva certamente più caldo vicino al forno del pane! Quando lo vidi avvicinarsi con un compasso enorme per prendermi le misure, strinsi ancora più forte le mie magre cosce! Lui posa una punta su un capezzolo e l'altra sull'orifizio del mio apparato urinario. Non fa fatica a trovare il posto giusto; infatti ero quasi senza peli in quel punto e avevo il sesso molto in alto e esposto. Kiki de Montparnasse - foto di Man Ray Quando ero nuda in piedi mostravo tutta la mia mercanzia! Ma il buon Dio aveva fatto in modo che il mio sesso avesse lo stesso aspetto innocente di quello di una ragazzina grassottella. Dopo tre ore di posa, mi fa rivestire e mi dà cinque franchi. Trovo che sia magnifico! Io che dalla fornaia quadagnavo venti franchi al mese, credevo di essermi guadagnata una fortuna! Ma era troppo bello per durare! La seconda volta che poso, la seduta viene interrotta dall'entrata teatrale di una donna, o forse farei meglio a dire di una furia, che con parole grosse, ma veramente grosse, si mette a insultarmi pronunciando al mio indirizzo cattiverie di ogni sorta, predicendomi il peggiore dei destini e rinnegandomi! E' mia madre! Benchè fossi sistemata in alto per la posa, non mi sentivo veramente all'altezza della situazione! Avevo la sensazione di essere cos' ridicola, con le cosce incollate l'una all'altra fino alle ginocchia e le tue tibie allargate con attaccati due stupidi piedi ornati di calli e sicuramente non curati! Kiki de Montparnasse - ritratto di Moise Kisling Dopo che mia madre se n'è andata, lo scultore, sconvolto dalla scenata mi dice: "Mia piccola Alice, avete solo quindici anni e capirete che non posso tenervi come modella. Ho un'amica che abita in quella bella casa in fondo al vicolo, è una cantanta d'opera buffa. Se volete, visto che cerca una cameriera, posso raccomandarvi. Starete molto bene da lei; vive sola e di tanto in tanto riceve un amico" Mi seccava tornare a far la cameriera, dopo essermi divertita per breve tempo a vivere la vita da artista che sognavo Ma come avrei potuto fare altrimenti? Diventa fan della pagina facebok di Mezzotints (www.facebook.com/mezzotints) entro il 15 novembre e partecipi automaticamente al Mezzotints Giveaway "Diventa Fan e Incontra Kiki" e all'estrazione di una copia del libro "Infinitamente Prezioso" di Kiki de Montparnasse. Tutte le informazioni qui.
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