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Kill List di Ben Wheatley: segnatevi questo nome

Creato il 22 febbraio 2012 da Soloparolesparse

Dopo tante serie tv Ben Wheatley si cimenta con il primo film per il cinema e confeziona un thriller splendido, con aplomb inglese e ricco di mistero.
Kill List nasconde molto più di ciò che mostra ed è difficile capirne ogni anfratto ad un primo sguardo.

Kill List di Ben Wheatley: segnatevi questo nome

Jay e Shel sono in crisi matrimoniale e litigano continuamente.
Lui è senza lavoro e anche l’amico Gal non riesce a far andare daccordo la coppia che conosce da anni.
Poi arriva un lavoro nuovo e scopriamo che i due uomini sono killer professionisti e che Shel li appoggia.

Jay è però un po’ esaurito e non tutto va per il meglio, anche perchè i datori di lavoro nascondono più di un segreto.

Sono rimasto volutamente vago nella trama perchè Kill List è un film da godere minuto dopo minuto, una scoperta dopo l’altra, un omicido per volta.

Wheatley ci butta subito in quello che sembra un film drammatico a tutti gli effetti.
Lite in famiglia, bambino da gestire, amici, un dramma normale e forte, ottimamente impostato.
Poi scopriamo che in quella famiglia di normale c’è poco, ma fino a quando non è il regista a seminare i primi indizi non c’è modo di dubitare della cosa.

Kill List di Ben Wheatley: segnatevi questo nome

E a quel punto veniamo lanciati nel thriller con tutte le scarpe, ma di nuovo non è una narrazione classica.
Manca completamente la frenesia, anche nei momenti più concitati, manca il ritmo elevato che è solito di un thriller.
Ma questo non disturba assolutamente, anzi, insieme alle musiche pacate e estranianti, riesce a fare di Kill List un film davvero nuovo nel panorama che lo circonda.

Non mancano i momenti crudi e duri quando la sceneggiatura lo richiede ed un finale drammatico davvero surreale.
Ma la forza e lo splendore del film sono nella narrazione, nei misteri irrisolti, nel passato non raccontato.

Ottimo il terzetto di protagonisti.
Neil Maskell è lucido nella sua ira folle, Michael Smiley perfetto come amico buono (buono si fa per dire), MyAnna Buring è forse la più enigmatica alla fine dei conti.

Non ho notizie di un’uscita italiana ma è naturale che da questo momento in poi terrò Ben Wheatley sotto stretta sorveglianza.


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