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Kill me please

Creato il 15 gennaio 2011 da Pkiara

Kill me please - uccidimi per favore (e non, come indicato dalla cassiera del cinema “Kiss me please”, cioè ti prego baciami) ha vinto il Marc’Aurelio d’Oro al Festival del Cinema di Roma e ieri è uscito nelle sale italiane. Farcito di humour nero, il film ha la regia di Olias Barco e racconta la storia del dottor Kruger, che tiene una clinica in mezzo al nulla per aiutare i suicidi a compiere l’atto estremo. Secondo il medico, il suicidio è un costo sociale e, inoltre, i corpi dei suicidi possono non essere belli da vedere. Per non parlare di coloro che, non capaci di suicidarsi, diventano dei vegetali. Il dott. Kruger crede, quindi, di compiere un servizio, non solo per gli aspiranti suicidi, ma anche per la società. La società, però, non lo comprende fino in fondo e da questa incomprensione inizieranno i guai per la clinica e i pazienti (tra gli altri, un ragazzo che tanta di uccidersi sin dall’età di sette anni, una cantante caduta in disgrazia, un uomo che ha perso la moglie a poker) . E’ un film in bianco e nero sulla morte, che attraverso dialoghi surreali e vicende paradossali, fa capire quanto tutti noi, seppure con le dovute eccezioni spesso causate da malattie mentali, siamo invece attaccati alla vita. Ben diverso da un altro film sui suicidi: The Bridge.
 

Non è un film da grandi incassi al botteghino e io stessa non sono convinta di consigliarlo, ma è sicuramente un film nuovo, nel senso di innovativo, che può farti discutere fuori dal cinema.

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