KILLER JOE Di William Friedkin, USA, 2011 Con Emile Hirsch, Matthew McConaughey, Juno Temple,Thomas Haden Church, Gina Gershon.
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TRAMA
Un
ragazzo chiede al padre di aiutarlo ad uccidere la madre per incassare la
polizza sulla vita di 50.000 dollari. I due assoldano un killer, che chiede
però 25.000 dollari, che verranno poi spartiti tra figlio, sorella, padre e
matrigna. Non potendo pagare nemmeno un anticipo, i due uomini offrono la
verginità della loro -rispettivamente- sorella e figlia.
RECENSIONE Il 77enne William Friedkin, regista di un film di culto come L’esorcista (1977) ed ex marito di Jeanne Moreau, dirige con l’irruenza, la freschezza, il divertimento e l’irriverenza di un esordiente. Questo bisogna ammetterlo. Ma che dire del contenuto e del messaggio del film? Boh. Mi arrendo. Vorrei tentare un’analisi critica attenta del film.
Ma non ce la faccio.
Non ce la faccio a capire il senso di un film del genere, né riesco a capire le motivazioni che possano spingere dei bravi attori (Emile Hirsch su tutti, definitivamente perso) a recitare in un film del genere. Ma soprattutto non riesco a capire come abbia fatto a vincere il Mouse d’oro, premio della critica online all’ultimo festival di Venezia, dove è stato uno dei film più amati. Per ultimo, non riesco proprio a capire perché tutte le recensioni ne parlino come di un film divertente. Per carità, è talmente eccessivo che in effetti a volte ci scappa pure qualche risata. Sarà stata la completa assurdità del film a far impazzire il pubblico. Il nonsense allo stato puro. La superviolenza, i genitali femminili che decorano il film, Matthew McConaughey che non riesce più a recitare con i vestiti addosso. Sarà, ma per una volta rinuncio a capire. VOTO: 6,5





