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Non sapevo bene cosa aspettarmi da questo Killer Joe.Osannato un po' ovunque ero reticente, e non avendo particolare familiarità con la filmografia di William Friedkin i dubbi erano alti.La visione del film, ieri, è stata una grossa mazzata alla stomaco. Come per Antichrist, sono stata aiutata da mani provvidenziali che mi nascondevano le parti più violente, come nel finale, dove la violenza e il sangue esplodono in tutto il loro furore. Ma a rendere più strano il tutto erano quelle scene un po' non-sense un po' troppo strane che portavano malgrado tutto a ridere in un film talmente cupo.
La storia è di quelle che ti si attorciglia addosso, ambientata in un degrado e in una famiglia ai margini che cerca il riscatto -dai debiti- ingaggiando un killer/poliziotto professionista per intascare l'assicurazione della madre/ex moglie.Tra un padre ubriacone e parecchio stupido, una nuova moglie porca e senza pudore (basti vedere la sua entrata in scena), i due figli non potevano che venire su incasinati. Uno, Chris, ideatore del piano, sembra perennemente destinato al fallimento, l'altra, ancora troppo giovane, possiede un'aura speciale e magnetica difficile da incasellare.Su di loro piomba come un macigno Joe, un killer freddo e spietato, pragmatico e silenzioso capace però di una violenza inaudita per quanto sistematica.A dargli corpo un impressionante Matthew McConaughey che con questo ruolo eleva la sua modesta carriera entrando nell'immaginario filmico dei cattivi. La sua interpretazione mette i brividi, e non solo per disgustobarraperplessità davanti alla ormai famosa scena della coscia di pollo.Se la cavano altrettanto bene i giovani Emile Hirsch e Juno Temple, che che donando i loro corpi a questo gioiello discusso arricchiscono la loro filmografia di nuove speranze.
Friedkin alla regia regala sequenze pazzesche, dove tra sangue, sesso e sporcizia ad uscirne è una storia agghiacciante ma che odora di vero. Ci si immerge infatti in quella roulotte troppo stretta, si sente la puzza di fritto di quel pollo e ancora di più l'odore del sangue e della paura.In un escalation pulp, si arriva a quel finale in cui la tensione raggiunge i massimi livelli, lasciando lo spettatore in sospeso a fare i conti con il da farsi.Ora, devo ancora capire se Killer Joe mi sia piaciuto. Non sono riuscita a renderlo mio o a simpatizzare con i suoi protagonisti vista la loro amoralità, mi ha strappato più di una risata per l'assurdità della situazione ma mi ha anche raggelato con la sua durezza. Non posso però non dire che Killer Joe sia un gran film, capace non solo di creare un cattivo con i controc****oni ma anche di esaltare e spaventare come si deve.
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