In questo degrado William Friedkin, che da una trentina d’anni non faceva niente di guardabile, manda in giro un bel cast a far cazzate.
Vi racconto solo la prima scena: Temporale,cane bastardo incatenato che abbaia,la sempre valida Gina Gershon in abbigliamento downless apre la porta ( portiera?) al figliastro Emile Hirsch “Your bush staring me in the face!!” respingendo il caldo rifugio che non avrebbe certo disdegnato quando si trovava Into the wild... ma andiamo avanti
Entra, si fuma una cannetta, si lamenta col padre della qualità della materia prima per poi scoprire che gliel’aveva venduta lui, quindi confessa di dovere un bel po’ di soldi a dei tipi che non aspettano altro per fargli zack zack alle palle.
E già lo sappiamo che quando le cose iniziano male non possono che peggiorare
Manca soloMatthew McConaughey, vero protagonista della storia, che infila quella ovunque è definita la migliore interpretazione della carriera. A me è piaciuto però osservo che il suo personaggio era davvero spettacolare e spiccare nel ruolo del pazzo scatenato è più facile che in quello del manager con le maches sugli addominali che fa innamorare le impiegate.
Friedkin è lo stesso regista dell’ Esorcista, passeranno i decenni ma la scena della tipa indemoniata che fa un 360 con la capoccia è impossibile dimenticarla.
Qui il momento memorabile è il pompino alla coscia di pollo fritto. Potenza del cinema, non guarderemo più i McNuggets con gli stessi occhi.
Ps
Anche questa volta il Matt non si esime dal farci vedere le chiappe, pare fosse nel contratto.