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Kingdom Come: Deliverance – Anteprima

Creato il 05 gennaio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Nato come progetto sul celebre sito di crowfunding Kickstarter, Kingdom Come: Deliverance è uno dei giochi che nel 2014 ha superato con maggior successo la campagna di finanziamento, con una quota complessiva pari a quasi €1.500.000. Con lo slogan “un gioco di ruolo con dungeons ma senza dragons” la neonata software house indie Warhorse Studios è riuscita a convincere più di 35.000 persone dell’originalità e della serietà del proprio prodotto. È passato quasi un anno da allora e i finanziamenti sono aumentati ulteriormente, sbalordendo gli sviluppatori che, ad oggi, si trovano a non saper più quali nuovi stretch goals darsi, senza esagerare con le promesse.

Ma qual è la ragione per cui Kingdom Come: Deliverance ha attirato l’attenzione di così tante persone? Senza dubbio il gioco è stato pubblicizzato a dovere, con un trailer intrigante (che potete trovare a fondo articolo) e una campagna di finanziamento decisamente ben organizzata. Inoltre il fatto che il progetto sia diretto da Daniel Vávra, lead designer nel 2002 del notevole Mafia, ha ispirato la fiducia di molti nel mettere mano al portafoglio. La serietà dei Warhorse Studios ha poi rinvigorito le speranze dei giocatori: la velocità nel rispondere a qualunque fan e la passione che stanno mettendo nel progetto sono rare, di questi tempi, nell’ambiente videoludico.

Kingdom Come: Deliverance si presenta come un gioco di ruolo vagamente simile a Skyrim, ma senza la componente fantasy, e a Mount&Blade. Gli sviluppatori stanno ricreando un’intera zona della Boemia sulla base di come poteva essere nell’Annus Domini 1403, con tanto di consulenza da parte di storici e archeologi. Il risultato, se tutto andrà secondo i piani, sarà qualcosa di incredibilmente innovativo: la prima ricostruzione storica in grande scala di una regione che si sia mai vista in un videogioco in prima persona; la mappa stessa di gioco è stata disegnata sulla base di mappe antiche di quell’area geografica. I giocatori seguiranno le vicende del figlio di un fabbro che troverà il proprio villaggio distrutto e il padre morto: da qui dovranno incontrare i signori locali per trovare un lavoro e farsi un nome. La storia si svilupperà su tre atti, il primo dei quali verrà rilasciato a fine 2015, mentre i successivi usciranno come prodotti separati, a distanza di un anno l’uno dall’altro.

Il sistema di combattimento in Kingdom Come: Deliverance sarà totalmente innovativo e, da quello che si è potuto vedere nei video update, aumenterà ulteriormente l’immedesimazione, grazie a duelli realistici e basati su mosse di scherma realmente utilizzate nell’età medievale. Interessante anche la presenza di un crafting complesso, caratterizzato da veri e propri minigiochi indipendenti che metteranno alla prova i giocatori senza mai abbandonare il realismo che distingue questo prodotto dagli altri.

Kingdom Come: Deliverance

Le foreste sono fra le più belle mai viste in un videogioco.

Dal punto di vista tecnico Kingdom Come: Deliverance utilizza il CryEngine 3 ed è un piacere per gli occhi: la grafica è estremamente curata, foreste e tramonti sembrano usciti da un benchmark grafico. Inoltre i modelli dei personaggi e le loro animazioni saranno di altissima qualità, dal momento che il team ha deciso di aprire uno studio di motion capture personale in cui prendere i lineamenti e i movimenti di attori in carne ed ossa. Il gioco verrà rilasciato su PC, OS X, Linux, Xbox One e PlayStation 4 e le promesse sono di un’ottimizzazione in grado di far girare il prodotto bene e senza perdita di qualità su qualsiasi sistema. A tal proposito gli sviluppatori hanno dichiarato che, per le versioni console, al momento stanno puntando a raggiungere almeno i 30 fps a una risoluzione di 900p. Il processo di ottimizzazione dovrebbe comunque portare a risultati superiori nei prossimi mesi.

A fine Ottobre è uscita la prima versione dell’alpha di Kingdom Come: Deliverance, che sta servendo da base ai Warhorse Studios per aggiungere features, risolvere bugs e avere un feedback da parte del pubblico. In molti hanno potuto godere delle meraviglie del motore grafico, che già in questa fase di testing è stato ottimizzato molto bene, e hanno potuto provare il tiro con l’arco. A metà Dicembre è uscita una seconda versione che ha introdotto nuove quest e la professione dell’erborista/alchimista.

Il progetto, dunque, è molto promettente. La casa di sviluppo lavora sodo, tiene aggiornati sui progressi e ascolta le richieste dei giocatori mantenendo comunque un certo senno nelle decisioni. È ancora da vedere se il gioco sarà veramente rilasciato a fine 2015, ma un ritardo sarebbe più che giustificato, se atto a migliorare la qualità del gioco. Qualora tutte le promesse fossero mantenute, Kingdom Come: Deliverance potrebbe senza troppe incertezze diventare una pietra miliare della storia videoludica.

Tags:1403,Boemia,gioco di ruolo,kickstarter,Kingdom Come: Deliverance,open world,rpg,Sandbox,Warhorse Studios Next post

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