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Kinsellaholic

Creato il 29 novembre 2014 da Sofasophia @SofasophiaBlog
Kinsellaholic
"Questo libro è per te. Un piccolo gesto per mantenere in vita storie che non si meritano di finire dimenticate in una libreria polverosa. Buona lettura!"KinsellaholicCosì è iniziata la mia conoscenza del favoloso mondo chick-lit di Sophie Kinsella. Con un gesto che tutt’oggi, a distanza di anni, mi emoziona ancora."Un dono" è la parola corretta, con tutte le accezioni del suo significato. Un regalo materiale, ma ancor di più morale, una porta d’accesso ad un mondo in cui mi diletto a soggiornare ancora oggi.Era un’afosa giornata estiva di molti anni fa e la nostra scena ha luogo in un’affollatissima spiaggia invasa da turisti di ogni sorta. Stavo tornando al mio ombrellone compiendo un curioso, quanto imbarazzante, balletto per impedire alla rovente sabbia di ustionarmi i piedi, quando noto con mia grande sorpresa che sul mio lettino vi era appoggiato un libro la cui identità era celata da un post-it inconsapevole di essere il responsabile della svolta della mia vita, nonché dell’umore della giornata.Non ho mai scoperto l’autore di quel piccolo-grande gesto, ma di sicuro devo molto a quella persona perché mi ha fatto scoprire la letteratura rosa e la sua indiscussa regina: Sophie Kinsella.
KinsellaholicRipensandoci mi domando ancora “perché proprio io?”, una casualità o una scelta ponderata?Qualcuno mi aveva osservata da lontano notando che passavo le giornate estive immersa in fantastici mondi di inchiostro e carta? Non lo posso sapere, ma mi piace pensare che sia così.“La regina della casa” è diventato da quel momento il mio tesoro, che custodisco gelosamente.Incredula, ma ancor di più affascinata dall’originalità del gesto, decido di gratificare chiunque sia stato così altruista da regalare un proprio libro ad una sconosciuta leggendo d’un fiato il romanzo.Non mi costa un grande sforzo perché fin da subito il libro si rivela magnetico. Lo stile accattivante e brioso della narrazione cattura perdutamente la mia attenzione e, quando inquadro la trama, decido che da lì in poi non avrei letto altro che libri così: originali, divertenti, senza essere banali o, ancor peggio, volgari, libri scorrevoli e completamente in grado di invaderti la testa scacciando pensieri e preoccupazioni.È stato un amore a prima vista voluto dal destino che ogni anno celebro lasciando a mia volta un libro a qualche ignaro lettore che si imbatte sulla mia strada.Sarà stata l’onda emozionale scaturita dall’inaspettato regalo, ma quel libro, anche solo ad una prima occhiata, mi aveva stregata: una copertina simpatica e accattivante, minimalista ma curiosa e poi il formato tascabile con copertina rigida, senza sovraccoperta, hanno reso l’edizione "Miti Mondadori" il mio oggetto del desiderio per anni finché qualcuno alla Mondadori ha pensato bene di cessarne la produzione con mio profondo rammarico. Ho fatto in tempo, però, a procurarmi tutti i libri della Kinsella pubblicati in quella collana dando il via ad una collezione che porto tutt’ora avanti.KinsellaholicIl secondo incontro con l’autrice britannica è stato ponderato e premeditato, infatti sono andata in libreria a botta sicura con la convinzione di portarmi a casa "I love shopping", il masterpiece della bibliografia della Kinsella, ma in realtà tornai a casa quel giorno con buona parte dell’intera serie.Mai acquisto fu più previdente, perché una volta che si entra nella testa di Becky Bloomwood è impossibile uscirne. È la trasposizione su carta dei pensieri di ogni donna. Poi, personalmente, adoro i flussi di pensiero e la Kinsella mi dà pane per i miei denti. Situazioni comiche ma spontanee, il suo pregio è che ha la capacità di rendere esilarante il quotidiano. Prende a pugni i falsi moralismi e ci offre una ragazza dei giorni nostri assolutamente imperfetta, un po’ frivola, capace di attirare guai come una calamita, ma capace, altresì, di affrontarli in maniera brillante ed originale con una grinta da fare invidia.KinsellaholicChi di noi almeno una volta non si è immedesimata nella ragazza dalla sciarpa verde?Non so voi, ma io ad ogni parola di ogni pagina ed è proprio questo che ha reso la Kinsella una delle mie scrittrici preferite.Anno dopo anno l’appuntamento con i nuovi capitoli della serie è diventato fisso e anche quest’anno la corsa in libreria è stata d’obbligo con l’uscita di "I love shopping ad Hollywood", l’ultimo attesissimo romanzo delle serie, che si è fatto desiderare qualche annetto. Purtroppo non ho ancora avuto il tempo di leggerlo, ma impera lucente sul mio comodino in attesa di essere divorato.Kinsellaholic"Ti ricordi di me?" è un altro titolo a cui sono legatissima, perché è forse il libro che contenutisticamente mi è piaciuto di più. La trama che più di tutte mi ha fatto emozionare, una storia d’amore passionale fuori dal comune. Lo rileggo almeno una volta l’anno perché ne sento l’esigenza. Mi trasmette sensazioni positive come pochi libri sanno fare. Mi basta leggere qualche pagina per risollevarmi il morale, è indescrivibile come mi abbia stregata questo romanzo. Lo stile narrativo è quello tipico di Madeleine Wickham (ndr. Sophie Kinsella è solo uno pseudonimo!), forse ciò che mi ha colpito è la trama: un’improvvisa perdita di memoria permette alla protagonista di analizzare la sua intera vita con occhi oggettivi. La caratterizzazione dei personaggi è così ben curata che è impossibile non immedesimarsi in Lexie, ma soprattutto è impossibile non desiderare una storia d’amore come la sua. Forse è il fascino del proibito, ma la storia d’amore clandestina dei due protagonisti mi fa sognare ogni volta. A pensarci bene tutte le storie narrate dalla Kinsella fanno sospirare, forse proprio perché sono autentiche, sembra il racconto di un’amica, qualcosa che potenzialmente può accadere a chiunque.Segue questa scia anche la spassosissima trama di "Sai tenere un segreto?", caratterizzato sempre dalla vivacità dell’eloquio dell’autrice e dalla singolarità dell’intreccio narrativo. Questo è decisamente uno dei motivi per cui questi libri campeggiano imperiosi nella mia libreria: la Kinsella ha un tratto distintivo e inconfondibile, ma al contempo non è mai uguale a sé stessa, riuscendo, per altro, a non cadere mai nella banalità e risultando, quindi, sempre originale e brillante.KinsellaholicSe dicessi che ho apprezzato tutti i suoi libri, però, mentirei, infatti, confessando l’inconfessabile, ammetto La compagna di scuola" perché non riusciva a coinvolgermi come, invece, avevano sempre fatto gli altri suoi romanzi. Sono anni che il segnalibro che spunta dal libro mi ricorda, ogni volta che lo guardo, che prima o poi dovrò portarne a termine la lettura, ma, purtroppo, non sono mai motivata a farlo.
che ho interrotto la lettura de "Visto che siamo in vena di confessioni, sarò onesta fino in fondo dichiarando che i libri pubblicati sotto la firma di Madeleine Wickham non mi fanno impazzire ed è proprio per questo che continuo a ribadire che la mia autrice preferita è Sophie Kinsella, enfatizzando proprio la distinzione tra le due bibliografie rispettive.Altri due romanzi che mi sono piaciuti sono stati "Ho il tuo numero" e "Fermate gli sposi", mentre ho trovato un po’ sottotono per i suoi standard "La ragazza fantasma".Resto in attesa, stalkerizzando con devozione i suoi profili sui social, di qualche nuovo progetto letterario e forse, chissà, il destino, magari, mi sorriderà di nuovo permettendomi un giorno (non molto lontano, spero) di incontrarla per rendere ancora più prezioso quel volumetto, che tanti anni fa me l’ha fatta conoscere, arricchendolo di una sua firma.
Cosa ne pensate di Sophie Kinsella? Quale libro vi è piaciuto di più e quale, invece, non vi ha entusiasmato molto? Fatemelo sapere con un commento e se vi è capitato un inaspettato regalo letterario, come è successo a me, raccontatemelo!                                                                        

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