Il 12 agosto prossimo il Kirghizistan, una delle repubbliche ex sovietiche dell’Asia centrale, diventerà ufficialmente membro dell’Unione Economica Eurasiatica (Eeu), la comunità di stati nata il 1 gennaio 2015 che già comprende Russia, Kazakistan, Bielorussia ed Armenia e la quale, nei suoi intenti dichiarati, è finalizzata a favorire una maggiore coesione economica tra gli stati componenti l’organizzazione, creando un’area dove la libera circolazione delle merci e dei capitali possa favorire la crescita di tutti i suoi membri.
A renderlo noto è il premier kirghiso Temir Sariyev, il quale ha affermato che: “da oggi, al pari con gli altri paesi componenti l’Eeu, potremo anche noi sfruttare le possibilità offerte dall’Unione, consentendo inoltre ai nostri cittadini ed uomini d’affari, se lo desidereranno, di poter lavorare altrove.”.
Questa entità, nata sotto la guida della Russia di Putin, è anche un tentativo di Mosca di creare una propria area di influenza, che possa contrapporsi sia economicamente sia militarmente alla potenza dell’Occidente, con il quale vige ormai una situazione di tensione permanente in seguito alla crisi in Ucraina, ed all’inesorabile avanzata della Cina.
Già nel dicembre 2014 era stato firmato il contratto che ha sancito l’ingresso del Kirghizistan nell’Eeu, ma solo all’inizio di agosto è stata ratificata l’intesa che consente a Biskek di essere, a pieno titolo, il quinto membro dell’Unione.
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Kirghizistan. Biskek quinto membro dell’Unione Economica Eurasiatica
Creato il 10 agosto 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniPotrebbero interessarti anche :
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