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KIRGHIZISTAN: La Russia allunga le mani su gas e aeroporti

Creato il 15 aprile 2014 da Eastjournal @EaSTJournal

Posted 15 aprile 2014 in Kirghizistan, Slider with 0 Comments
di Damiano Benzoni

Kirghizistan Aeroporto Flickr Matthias Catón

La longa manu di Gazprom si allunga sull’Asia Centrale: il 10 aprile il gigante energetico ha annunciato, attraverso il suo presidente Aleksej Miller (viceministro dell’Energia), di aver rilevato il 100% delle azioni di KyrgyzGaz, l’azienda statale che gestisce il gas naturale del Kirghizistan. L’acquisizione, a cui il parlamento kirghiso aveva dato il via libera lo scorso dicembre con una maggioranza del 65%, è stata accettata soprattutto per via della difficile situazione debitoria della compagnia, che ora verrà ribattezzata Gazprom Kyrgyzstan. Gazprom dovrebbe ora pagare i debiti della compagnia, ammontanti a circa quaranta milioni di dollari, e si sarebbe impegnata a investire 610 milioni di dollari in cinque anni nel rinnovamento delle infrastrutture. Il governo kirghiso avrebbe mantenuto aperta un’opzione per ricomprare la compagnia tra 25 anni.

L’acquisizione di KyrgyzGaz non è l’unico tentacolo teso dalla Russia verso Biškek: anche il secondo porta il nome di una compagnia energetica russa, il gigante petrolifero Rosneft, interessato ad acquisire una quota di maggioranza nella compagnia statale che possiede gli aeroporti civili della piccola nazione, Manas International Airport. Oltre all’aeroporto di Manas, situato nei pressi della capitale Biškek, la compagnia gestisce altri dieci aeroporti minori, la maggior parte dei quali in disuso. Il problema per il governo kirghiso, che possiede una quota pari al 79% della Manas, è dovuto al ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan: per tredici anni l’aeroporto di Manas ha ospitato una base militare americana, ma è programmato che le truppe NATO lascino il Kirghizistan entro luglio. Senza i dollari dell’esercito americano, spiega Eurasianet.org, la compagnia potrebbe andare in rosso.

Nella giornata del 10 aprile centinaia di attivisti si sono mossi in diverse parti del paese per criticare le scelte del governo del presidente Almazbek Atambaev: secondo Radio Free Europe la polizia avrebbe arrestato tra le 150 e le 500 persone a un raduno di protesta – autorizzato dalle autorità – fuori dal parco Gor’kij della capitale. Tra le motivazioni della protesta, le principali sono legate alla sempre più pesante ingerenza russa negli affari del paese: dagli accordi per un’unione doganale guidata dalla Russia (su cui si chiede venga indetto un referendum nazionale) alle trattative con Rosneft per la proprietà di Manas International Airport. Nella città di Oš, inoltre, i manifestanti sono scesi in strada anche per chiedere la liberazione dell’ex parlamentare dell’opposizione Akmatbek Keldibekov, del partito Ata-Jurt, accusato di abuso d’ufficio e illeciti finanziari. Secondo l’opposizione, le accuse sarebbero solo un pretesto per giustificare un arresto con motivazioni politiche.

Tags: Akmatbek Keldibekov, Almazbek Atambaev, Gazprom, Kirghizistan, KyrgyzGaz, Manas, Manas International Airport, Nato, Rosneft, Russia Categories: Kirghizistan, Slider


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