Laimburg, il Centro di Sperimentazione Agraria e Forestale della Provincia di Bolzano, produce non solo vini, ma anche figli estrosi. Parliamo di Armin Kobler, per anni enologo responsabile delle analisi sui vini di Laimburg che, a detta sua, si era stancato di vinificare “nei week end” le uve provenienti dai due ettari di famiglia. Il salto coraggioso lo ha portato a licenziarsi e a vinificare anche infrasettimanalmente. Oggi ha una piccola azienda vitivinicola, www.kobler-magreid.com , con una bellissima sala da degustazione di design (ma non sembra al posto del garage di casa?) e… botti e autoclavi in cantina (di casa?). Fa comunque 14.000 bottiglie e vale la pena visitarlo e provarne qualcuna. E’ un sostenitore del tappo a vite per i vini di alto livello che reputa sufficientemente elegante (ha ragione) e soprattutto esente dai rischi del sughero, colpevole non solo di far sapere “di tappo” il vino, ma di cedere sapori e profumi non gradevoli, che porterebbero il profano a giudicare il vino cattivo.
D’altro canto, nel suo lavoro a Laimburg sostiene di averne viste di tutti i colori.
Belle sono le etichette che riproducono le mappe degli appezzamenti, di classe il Merlot Riserva, ma dovete assolutamente provare il Merlot vinificato rosé Kretzer, profuma di fragola e lampone ed è un colpo di genio di Armin.
inserito da Elena Bianco