Kony 2012, perplessità del Mondo, criticato dai Blog per non focalizzare i mille altri problemi dell’Uganda. Video
Il leader della milizia, Joseph Kony, dal 2005 è ricercato dalla Corte penale internazionale (Cpi) per crimini contro l’umanità, da 20 anni i miliziani, fanatici cristiani, compiono ogni genere di atrocità.
i miliziani dell’Esercito di Resistenza del Signore (Lra), compiono ogni genere di atrocità: massacri, torture, mutilazioni, stupri, saccheggi, rapimento di bambini, costretti, se maschi, a diventare combattenti, se femmine schiave sessuali, il tutto nella completa indifferenza (e ignoranza) del Mondo.
Una Ong Americana per la difesa dei diritti dell’infanzia, “Invisible Children”, ha girato di recente un film di 30 minuti per sensibilizzare il mondo sulla schiavizzazione dei bambini da parte dell’Lra, un film visto 20 milioni di volte su YouTube, che ha suscitato molte critiche, specie nel mondo dei blog, per la sua presunta inutilità e, di conseguenza, per un uso sbagliato di fondi.
Ma oggi a prendere le difese dell’iniziativa di Invisible Children è intervenuto il procuratore capo del Cpi, Luis Moreno Ocampo: il film “Kony 2012″, secondo il magistrato argentino, invece ha “mobilitato il Mondo”.
Gli attori del film, dice Ocampo:
“Sono solo ragazzini della California che potrebbero fare il surf ma non lo fanno. Stanno invece dando voce a persone di cui prima nessuno sapeva e a nessuno importava e per questo sono loro grato”.
Parlando dal suo ufficio all’Aja, sede della Corte penale internazionale, citato dalla Bbc, Ocampo spiega, in difesa del film, che:
“Il Mondo reagisce giustamente quando Adolf Hitler o Gheddafi commettono crimini, ma nessuno sapeva di Joseph Kony perché lui non uccide le persone a Parigi, a Londra, in Germania o a New York…Ma a Invisible Children la faccenda sta a cuore e ora hanno mobilitato il Mondo”.
Quindi i dubbi, da quello che abbiamo sentito, consisterebbero sostanzialmente, non nelle atrocità di Joseph Kony, di cui siamo grati a Invisible Children per averli diffusi, ma nella realizzazione del filmato, a proposito della quale, si sta muovendo un acceso dibattito Mondiale, sul fatto se sia stato corretto, o meno, l’utilizzo (e il coinvolgimento attivo) dei minori all’interno del video, ed anche, se sia corretto focalizzare l’attenzione su questa persona e non sui mille altri problemi dell’Uganda e dell’Africa.
Sul Guardian addirittura c’è un dibattito in tempo reale con pubblicazione continua di nuove testimonianze: pro, contro o semplicemente di commento al video.
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