in un remoto paese della Turchia, base operativa per una non specificata guerra di confine, arriva un saggio vagabondo. salva la vita di un bambino che annega nel fiume, e instaura uno strano rapporto con la sorella di quest’ultimo. gli abitanti del villaggio cominceranno a rivolgersi a lui, credendo che possegga poteri taumaturgici.
I.forza di gravità (Cosmo e Nettuno)
la figura del vagabondo è una sintesi di misticismo e afflati animaleschi. la sua vicinanza al divino trova felice corrispondenza nella gaia innocenza con cui approccia e vive la natura. gli uomini sono tutti meritevoli di amore, ai suoi occhi; Amore, che ritiene essere la forza più forte e più potente che trattenga gli uomini su questa terra. il rapporto con la ragazza che si fa chiamare Nettuno ne è l’esempio più calzante: la loro comunicazione (il corteggiamento?) avviene su binari totalmente altri, in uno scambio magnetico e surreale di latrati, vocativi ululati prodotti e comprensibili soltanto da loro. un Amore che è un turbine giocoso in cui Anima e Corpo ritrovano finalmente unità d’intenti e linguaggio, affrancandosi dalla dissociazione creata dalla Civiltà.
II.13 angels standing guard ‘round the side of your bed
il vagabondo ispira anche una riflessione non banale sul rapporto Noi-Altri, ovvero Aborigeni-Migranti. le esplosioni costanti, lo stato di polizia onnipresente e lo zelo non comune dei militari di zona (riferimento allo strapotere della casta militare turca?), portano la popolazione nel dubbio. è poi vero che il loro è un paese ospitale, senza criminalità, in cui ogni abitante è meritevole di fiducia, come affermano con orgoglio? l’episodio dell’omicida sembra non confermarlo. è- d’altro canto- vero che l’apertura del fantomatico confine e il passaggio degli “stranieri” rovescerà il territorio nel caos? sembra piuttosto che il caos, quel disordine disarmonico, sia già presente, anche se debitamente celato e opportunamente ignorato dagli autoctoni. il vagabondo Kosmos, dapprima catalizzatore dei desideri di salvezza dei locali e poi capro espiatorio delle loro sventure, non potrà fare altro che assistere, prima di scomparire nuovamente.
titolo originale: Kosmosun film di Reha Erdem2010
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