L’organizzazione non governativa Kosovo Policy – Action Network (Kpan), la quale riunisce diverse associazioni di rappresentanza delle minoranze etniche presenti sul territorio kosovaro, ha richiesto oggi in un comunicato le dimissioni del ministro della Diaspora del governo di Pristina, Valon Murati, il quale aveva espresso la propria contrarietà alla garanzia di rappresentanza di questi gruppi minoritari che, a suo dire, tramite il peso fornito in parlamento a tali fazioni, impedirebbe le necessarie riforme della Costituzione.
Murati ha infatti dichiarato pubblicamente: “c’è un rapporto molto conflittuale con la comunità serba, ma anche la nostra Carta costituzionale è molto problematica, in quanto garantisce a minoranze come questa una troppo massiccia rappresentanza”.
Un’affermazione questa che, secondo Kpan, “potrebbe rivelarsi molto dannosa e, soprattutto, incrementare la tensione interetnica tra la popolazione”, problema che riguarda soprattutto la minoranza serba la quale, nel nord del giovane paese, sta combattendo per la propria sopravvivenza di fronte ad un tentativo di pulizia etnica, portato avanti con attacchi a villaggi, profanazione di cimiteri o distruzione di luoghi di culto ortodossi; atti questi finalizzati a costringere la popolazione non musulmana a lasciare il Kosovo per la Serbia, decisione infatti già presa da molti.
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