Posted 29 aprile 2014 in Balcani Occidentali, Kosovo with 0 Comments
di Lavdrim Lita
Sotto rigorose misure di sicurezza ed una rapida procedura dell’Assemblea della Repubblica del Kosovo, i 89 parlamentari su 120 hanno approvato la continuazione della missione dell’Unione europea in Kosovo (EULEX) e l’istituzione di un tribunale speciale, che si occuperà delle gravi accuse sollevate in una relazione del Consiglio d’Europa contro l’esercito di liberazione del Kosovo, Uçk.
La nuova corte sarà formalmente una corte di giustizia della Repubblica del Kosovo, e applicherà la legislazione del Kosovo, di Unmik, e il vecchio codice penale jugoslavo. Tuttavia, tanto la corte di primo grado quanto quella d’appello, saranno composte solo di giudici internazionali. Il Tribunale speciale avrà doppia sede a Pristina e, probabilmente, all’Aia, e avvierà i lavori entro la fine di quest’anno o al più tardi nei primi mesi del 2015.
Dopo molte pressioni da parte dei diplomatici dell’Unione europea e dell’ambasciata degli Stati Uniti a Pristina dopo la lettera del vicepresidente americano Joe Biden, la votazione a favore del tribunale speciale non sorprende. Prima della votazione, il primo ministro Hashim Thaçi ha detto che la Corte dovrebbe “ripulire il nome del Kosovo, offuscato da accuse ingiuste contenute nel rapporto Marty”, ovvero il rapporto del Consiglio d’Europa, diffuso nel 2010, nel quale si accusa l’Uçk (guerriglia indipendentista albanese) di traffico di organi asportati a prigionieri serbi, e si fa tra gli altri proprio il nome di Thaçi, che ha sempre respinto con sdegno le accuse.
Siccome siamo in clima di nuove elezioni, il Partito Democratico del Kosovo (Pdk) di Hashim Thaçi ha proposto di istituire un fondo speciale di bilancio per pagare tutte le spese di difesa dei membri dell’Uçk durante il processo, essendo essi il nucleo del partito.
Il sistema giudiziario del Kosovo è stato istituito e originariamente gestito da una amministrazione ONU (Umnik) in controllo per quasi un decennio. Una missione europea denominata EULEX ha assunto la responsabilità giudiziarie in Kosovo alla vigilia della sua dichiarazione di indipendenza del 2008. Da allora, EULEX è spesso entrata in conflitto con la coalizione di governo del Kosovo, composta principalmente da ex ribelli, poco inclini a che i loro compagni di lotta venissero indagati per crimini di guerra.
La creazione del Tribunale speciale in Kosovo è anche il risultato del fallimento dei tribunali locali, che anche 15 anni dopo la guerra non hanno mostrato alcuna capacità e il coraggio di indagare su questi crimini presunti. I tribunali del Kosovo costantemente si sono mostrati deboli contro alcuni individui molto potenti, quelli con più potere dei giudici e dei pubblici ministeri. Le persone che detengono il potere politico hanno dimostrato di essere immuni dalla giustizia quando sono stati accusati di crimini e corruzione. La creazione della corte speciale potrebbe essere il male minore.
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