Magazine Cucina
Tra 100, 200 anni qualche aspirante e curioso cuoco dilettante oppure no, aprirà un ricettario che non so se sarà di carta o in chissà che forma e si metterà alla ricerca dell’ etimologia di diversi nomi di preparazioni: bruschetes, farfales, pesto, tiramisou, per dire alcune italiane, più tutte quelle francesi, etc. etc., che sono entrate nel dizionario gastronomico greco.
Sono scoperte culinarie recenti e tutti sanno che sono prodotti e preparazioni italiane che la cucina greca ha adottato e magari adattato in qualche caso. Nessuno credo apra adesso qualche sito per trovare l’etimologia e capirne la provenienza.
Immagino che 100, 200 anni fa succedeva qualcosa di analogo. Probabilmente si sapeva che i nomi di alcune preparazioni hanno seguito questo percorso: persiano-turco-greco.
Se non si conosceva l’origine persiana, quasi sicuramente si conosceva quella turca.
I kourabiedes hanno seguito esattamente questo percorso. Per farla breve, in turco il nome, kurabiya, significa qualcosa tipo biscotti, qualcosa di croccante e dolce e probabilmente deriva dal persiano ghurayba.
I kourabiedes sono un tipico dolce natalizio. Insieme aimelomakarona, non mancano da nessuna casa greca durante le feste che si avvicinano. (mi porto avanti mi porto!!!) Quasi tutti hanno una preferenza spiccata verso l’uno o l’altro. Kourabiedes vs melomakarona. Varrebbe la pena fare un sondaggio!
La ricetta è una delle tante. Ho fatto una tradizionale, ma ce ne sono diverse. Alcune prevedono l’acqua di rose, altre omettono le mandorle, quelle più moderne usano la masticha, insomma, si possono fare diverse versioni.
Ingredienti:
- 1 tazza di farina di mandorle (spelliamo, asciughiamo nel forno e tritiamo)- ½ tazza abbondante di zucchero semolato- 1 tazza di burro ammorbidito a temperatura ambiente- ½ cucchiaino di lievito per dolci- 2 tuorli- 3 tazze di farina per tutti gli usi- un pizzico di polvere di vaniglia (o essenza o semi)- abbondante zucchero a veloProcedimento:Lavoriamo il burro con lo zucchero finchè non diventi spumoso. Uniamo i tuorli e amalgamiamo il tutto. Setacciamo la farina con il lievito, uniamo la farina di mandorle e mescoliamo. Aggiungiamo le farine nel burro e uova e impastiamo. L’impasto deve risultare abbastanza sodo.Mettiamo in un recipiente coperto e lasciamo in frigorifero per almeno 1 ora.Trascorsa l’ora, togliamo dal frigorifero e formiamo delle palline della dimensione di un piccolo mandarino, ma anche più piccole se vogliamo. Premiamo leggermente con il pollice per formare una fossetta.Cuociamo per una ventina di minuti a 180 gradi a forno preriscaldato.Appena sono cotti togliamo dal forno e spargiamo sopra abbondantissimo zucchero a velo.
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