Due persone, tra cui un agente delle forze di sicurezza, sono rimaste uccise nella notte durante un attacco ad una caserma a Kousseri, da parte di presunti miliziani nigeriani di Boko Haram.
Secondo le ricostruzioni , gli assalitori erano alla ricerca di loro commilitoni da liberare: una volta prelevati i prigionieri li hanno fatti salire su dei camion e sono spariti nella foresta.
La zona, non lontana dalla frontiera, è la stessa in cui all’inizio di aprile due missionari italiani e una religiosa canadese sono stati prelevati quasi certamente da uomini aderenti al movimento fondamentalista islamico.
E, ancora, a proposito delle duecento e più studentesse da giorni rapite in Nigeria, nello Stato di Borno, è ufficiale, grazie a un comunicato-video, che i rapitori delle ragazze, di cui solo cinquanta sono riuscite a fuggire, appartengono a Boko Haram.
Pertanto il Presidente nigeriano non ha più alibi nel dare un avvio serio alle ricerche, sollecitato com’è quotidianamente dalle famiglie delle rapite, che lamentano immobilismo in merito e non può più certo parlare di “incertezza”.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)