Krumiri di casale monferrato

Da Simo @SimoEsse
Sono piemontese. Non posso dire di essere una piemontese DOC, perche' il babbo e' della favolosa Calabria, ma se mi si chiede, sono piemontese. Sono cresciuta tra le risaie, tra la nebbia dell'inverno, l'afa terribile dell'estate che arriva immancabilmente con i moscerini che non hanno pieta'. Sono cresciuta in una cucina tradizionale; i pranzi della domenica dalla nonna dove non poteva mancare la Panissa o il fritto misto alla piemontese; tra le sagre e le feste del paese, dove il tema principale e' elogiare la miriade di prodotti tipici che ci offre il nostro Piemonte. E dove a fine pasto non poteva mai mancare il dolce. 
Mi ricordo che quando si facevano i pranzi alla domenica, a casa della nonna, a turno ogni settimana, si passava prima in pasticceria, a prendere le famose 'paste'. Che siano stati pasticcini pieni di panna e cioccolato o biscotti secchi, non potevano mai mancare sulla nostra tavolata. All'epoca la nonna abitava in cascina, in un paesino vicino a Casale Monferrato, la patria dei Krumiri. Risalgono al 1878 e furono inventati da Domenico Rossi. 
Se si passa da Casale Monferrato non si puo' non comprare almeno una scatola di Krumiri. Negli anni ne hanno fatte diverse varianti, come le possiamo trovare sugli scaffali del supermercato: alle nocciole, con le gocce di cioccolato, o addirittura completamente al cioccolato. 
Per me, come per quasi tutti coloro che vivono dalle nostre parti, quando si dice Krumiri, viene in mente oltre a Casale Monferrato, il Krumiro classico, quello tradizionale, che si e' sempre stati abituati a mangiare. Mi piace provare le novita', le innovazioni, ma sui prodotti tipici rimango fedele alla tradizione: sono quelli e basta.

Ovviamente, non avendo gli attrezzi da pasticcere, e non avendo i forni adeguati, quelli che ho fatti gli assomigliano un po' vagamente a quelli che siamo soliti vedere e mangiare. Ma insomma, sono pur sempre fatti in casa, homemade, quindi, ci si deve accontentare. Sono rimasta invece molto soddisfatta del gusto: PERFETTO!Mi ricordava molto quello delle antiche pasticcerie o panetterie del Monferrato, dove li andavamo a comprare; caldi, appena sfornati, dove sentivi il profumo di quelli che stavano sfornando; dove a volte ti dicevano di aspettare qualche minuto, perche' erano stati appena sfornati, e dovevano farli raffreddare leggermente e nell'attesa, il pasticcere, te ne regalava sempre uno o due da sgranocchiare mentre aspettavi. 

La ricetta orginale, quella delle pasticcerie, e' come per tutte le cose, ancora un segreto che viene tramandato di generazione in generazione. Ho letto molte ricette sul web, ma poche gli si avvicinavano almeno un po' alla ricetta 'originale'. Dall'unione di molte ricette, un po' mi sono avvicinata. Sono comunque ottimi, considerando il fatto che sono Krumiri casalinghi.


INGREDIENTI.150g di farina 00 per dolci100g di farina di mais, sottile85g di burro1 uovo intero + 1 tuorlo1 bustina di vanillinaPROCEDIMENTO.Facciamo ammorbidire il burro e lo mescoliamo allo zucchero, ottenendo quasi una crema. Uniamo l'uovo e il tuorlo, mescolando per bene.Setacciamo le due farine, con la vanillina e aggiungiamo al composto di burro,zucchero&uova.Lavoriamo finche' il composto non sara' ben legato. A questo punto, bisognerebbe passarli nella trafila della macchina per biscotti a forma di stella, in modo da conferirgli la classica rigatura che ha in superficie. Siccome tutte questi aggeggi in casa non li ho, e di certo non li vado a comprare per dei biscotti che faro' due volte l'anno per esagerare, mi sono arrangiata. Prendiamo un pezzetto di impasto, lo arrotoliamo a bastoncino, di circa 10cm di lunghezza, lo curviamo un po', dandogli la classica forma a mezzaluna e lo adagiamo sulla teglia, foderata con carta da forno. Prendiamo una forchetta e con i lembi, righiamo la superficie (vedi foto). Continuiamo così fino all'esaurimento dell'impasto. Li possiamo mettere anche molto vicini sulla teglia, in modo da farne stare molti, tanto non avendo lievito, rimangono di quella misura. Finito l'impasto, mettiamo la teglia in frigorifero e lasciamo riposare per circa 3 ore.Passato questo tempo, li togliamo dal frigo, e li inforniamo, nel forno gia' abbastanza caldo, a 200°C per circa 15-20 minuti. Saranno pronti quando iniziano a dorare in superficie. 


Con questi biscotti del Monferrato partecipo al contest di Molino Chiavazza : I biscotti della tradizione.

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