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KRYPTOS Architettura Arte Design Milano: Gianna Carrano Suné, mostra fotografica prorogata al 31 maggio 2013 alla galleria Kryptos

Creato il 06 maggio 2013 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo
Spazio Galleria KRYPTOS Architettura Arte Design Milano - Gianna Carrano Suné

Spazio Galleria KRYPTOS Architettura Arte Design Milano – Gianna Carrano Suné

GIANNA CARRANO SUNÉ From sea to shining sea Spazio Galleria KRYPTOS Architettura Arte Design Milano (vedi MAPPA). Mostra fotografica di Gianna Carrano Suné a cura di Stefano Bianchi. L’expo a Milano, aperta in occasione del PhotoFestival 2013 è prorogata fino al 31 maggio 2013. Fotografie in bianco e nero dove il nero sottolinea la dimensione dell’ignoto e dell’avventura che i soggetti si accingono a compiere attraversando il metaforico punto di passaggio rappresentato da una porta. >  

Mette a fuoco i nostri destini, Gianna Carrano Suné. È la fotografa/narratrice delle nostre forze e delle nostre debolezze. Se con la serie di scatti intitolata “Siamo tutti appesi a un filo” (2009) ha fatto oscillare uomini e donne, come fossero equilibristi, fra le insicurezze della vita; e con “Tiro alla fune – Tug of war” (2012) ha sviscerato il gioco degli opposti e dei contrari evidenziando l’inutilità della lotta, con “From sea to shining sea” ci fa decidere se muovere o meno il primo passo, varcare la soglia, oltrepassare la porta sfidando l’ignoto e duellando col nostro destino.

Gianna Carrano Suné - From sea to shining sea, mostra

Gianna Carrano Suné – From sea to shining sea, mostra fotografica allo Spazio Kryptos di Milano

Osservando la potenza emotiva di queste immagini che accadono, vivono e respirano sotto i nostri occhi sprigionando bianchi e neri che alternano penombre e bagliori improvvisi, affiorano alla memoria i versi settecenteschi del poeta inglese William Blake, tratti da “The Marriage of Heaven and Hell”: “If the doors of perception were cleansed, every thing would appear to man as it is: infinite”. Se le porte della percezione fossero purificate, ogni cosa apparirebbe all’uomo come realmente è: infinita. Era convinto, Blake, che varcando le porte della percezione l’essere umano avrebbe potuto finalmente superare i limiti imposti dai cinque sensi. E l’eco di tale convinzione si è riverberata nella letteratura e nella musica del secolo scorso: basti pensare al saggio “The Doors of Perception” di Aldous Huxley e a The Doors, nome scelto da Jim Morrison per la sua rockband. Quelle porte, Gianna Carrano Suné ce le fa non solo percepire ma letteralmente toccare, tanto viva è la loro pelle perfetta, imperfetta, screpolata, graffittata; e tanto inquietanti, ma al tempo stesso affascinanti, sono i demoni e le cariatidi che le sovrastano e le incorniciano. Al cospetto di quelle porte, uomini e donne esprimono la loro fisicità che la luce taglia come una sciabolata. Fisicità che a sua volta somatizza i vari stati d’animo: c’è chi si raccoglie in meditazione, prima di addentrarsi nelle tenebre dell’ignoto; chi si limita ad osservare quel semichiuso punto di passaggio; chi, invece, quella soglia la oltrepassa senza indugi e chi si siede fra l’esterno e l’interno in attesa di decidere; chi, forse, si volta verso quella porta rimpiangendo di non aver raccolto la sfida e chi, senza rimpianti, raccoglie le proprie forze per fuggire via. “Ci sono cose che si conoscono e altre che non si conoscono. Esiste il noto e l’ignoto. In mezzo ci sono le Porte”, disse una volta Jim Morrison. Dal mare al mare splendente, da una dimensione all’altra, queste fotografie ci svelano l’ignoto che interagisce con la realtà. E se queste porte avranno modo di spalancarsi, la nostra percezione abbraccerà nuovi orizzonti. Comprendendo cose che mai e poi mai avrebbe considerato.

Stefano Bianchi

“From sea to shining sea” – Dal mare al mare splendente, è il verso di una poesia che evoca con potenza la vastità dello spazio che si estende da un mare all’altro, da un oceano all’altro.

Da una dimensione all’altra.

Lo spazio da attraversare per passare da un luogo all’altro, sia esso fisico o immaginario, è delimitato da una porta che rappresenta il punto di passaggio che separa due livelli, l’esterno e l’interno, il noto e l’ignoto, e si orienta verso nuovi orizzonti.

È la necessità sempre più forte di andare oltre, di cercare altre possibilità da esplorare, di muoversi, di agire. È una sfida e un’avventura.

È un viaggio.

“From sea to shining sea” è una serie di fotografie che riguarda il momento in cui si varca la soglia, il primo passo, la volontà di oltrepassare il limite e di addentrarsi in un territorio sconosciuto. Nelle fiabe ci sono 3 porte: la porta magica, volta alla Natura; la porta mistica, volta al soprannaturale; la porta specchio della compassione, volta all’uomo. Come nelle fiabe, in queste fotografie c’è una porta e bisogna varcarla per arrivare dall’altra parte del mare, al mare splendente. Per trovare il nostro Oriente.

Gianna Carrano Suné

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Mostre di fotografia Milano:

GIANNA CARRANO SUNÉ 

From sea to shining sea 

Spazio Galleria KRYPTOS Architettura Arte Design Milano

UFFICIO STAMPA Eleonora Tarantino 

SPAZIO KRYPTOS

Via Panfilo Castaldi 26 – 20124 Milano

Tel. 02 /91705085 – [email protected]

orari di apertura : lunedì-venerdi / 15.00 – 19.30

www.kryptosmateria.it – www. giannacarrano.com 

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MAE Milano Arte Expo [email protected] ringrazia Eleonora Tarantino per le notizie e le immagini relative alla mostra di fotografia allo Spazio Galleria KRYPTOS Architettura Arte Design di Milano From sea to shining sea di Gianna Carrano Suné.

Milano Arte Expo
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