Caratteristiche
I kumquat, che vengono chiamati anche con il nome di mandarini cinesi, fanno parte della grande famiglia delle Rutacee ed al genere denominato Fortunella.
In poche parole, si tratta di alberi dalle dimensioni ridotte, che presentano una crescita davvero molto lenta, con un'altezza che può arrivare fino a tre-quattro metri. Inoltre, si tratta di piante che, nella maggior parte dei casi, si caratterizzano per avere un portamento arbustivo, particolarmente ramificati, con dei rami sempre piuttosto fitti e che possono contare su un gran numero di spine.
Le piante di kumquat si caratterizzano per differenziarsi rispetto a tutte quelle specie che fanno parte del genere Citrus per via del fatto che, nel corso dell'inverno, entrano in un periodo di letargo in cui non producono né gemme né germogli.
Le foglie della pianta di kumquat si caratterizzano per essere sempreverdi, lanceolate, con una lunghezza compresa tra 4 e 8 centimetri, con una colorazione verde scura sulla pagina superiore e sono leggermente pallide nella parte inferiore.
I fiori della pianta di kumquat si caratterizzano per avere una tipica colorazione bianca, delle dimensioni piuttosto ridotte, con una formazione solitaria all'ascella della foglia oppure crescono riuniti all'interno dell'apice dei rami.
La fioritura della pianta di kumquat avviene, nella maggior parte dei casi, durante la stagione estiva.
I frutti del kumquat si caratterizzano per corrispondere a delle bacche dalle dimensioni estremamente ridotte, che vengono chiamate anche esperidi, con una lunghezza compresa tra 3-4 centimetri ed una larghezza compresa tra 2-3 centimetri, con una forma ed una colorazione che varia in relazione alla specie considerata.
La buccia si caratterizza per aderire perfettamente alla polpa e, all'interno di quest'ultimo, troviamo spesso qualche seme.
I frutti che nascono dalla pianta di kumquat sono commestibili.
Coltivazione e sviluppo
Per quanto riguarda lo sviluppo di questa pianta, è necessario sottolineare come le condizioni ideali per la crescita del kumquat sono rappresentate dai climi temperati caldi anche se bisogna evidenziare come, rispetto a tanti altri agrumi, i kumquat riescono a crescere anche all'interno di luoghi caratterizzati da climi temperati freddi.
Questa capacità di svilupparsi anche in ambienti con un clima non proprio ideale si può ricondurre ad una caratteristica propria anche dell'arancio trifogliato, ovvero quella di essere in grado di resistere ottimamente al freddo, visto che i kumquat riescono a sopportare senza alcuna difficoltà anche delle temperature che scendono sotto lo zero termico.
Si tratta di piante che, in ogni caso, necessitano di stagioni estive con temperature piuttosto elevate, comprese tra un minimo di 25 ed un massimo di 38 gradi centigradi, per favorire un ottimo sviluppo sia sotto il profilo vegetativo che per quanto riguarda quello riproduttivo.
Si consiglia di esporre questa tipologia di piante in luoghi piuttosto soleggiati, anche se si consiglia di porle sempre al riparo dai venti freddi e, in modo particolare, dalla grandine.
I kumquat si sviluppano ottimamente su dei terreni sciolti, caratterizzati da un impasto medio, piuttosto fertili e con un buon quantitativo di sostanza organica.
Si tratta di arbusti che provengono dal continente asiatico e, nello specifico, dalla Cina e dal Giappone: i luoghi in cui si trovano le più importanti coltivazioni di kumquat, quindi, sono proprio quelli in cui hanno avuto origine queste piante, anche se si possono trovare, seppur in proporzioni piuttosto ridotte, in Grecia e in Florida.
Allevamento
La forma di allevamento che viene maggiormente utilizzata è quella del globo a chioma piena: le branche devono essere immesse sul fusto ad un'altezza pari a circa 40-50 centimetri dal suolo.
Si tratta di una tecnica che favorisce indubbiamente le cure colturali, come ad esempio la potatura e la raccolta, ma serve anche a dare un'adeguata protezione alla pianta dell'alta insolazione e dei forti venti.
Inoltre, la tecnica di coltivazione del globo a chioma piena mette a disposizione la possibilità, allo stesso tempo, di affrontare decisamente più efficace lo sviluppo delle erbe infestanti nei pressi dell'albero, sfruttando anche l'ombreggiamento e permette una più facile e veloce entrata in produzione, anche in considerazione del fatto che i kumquat non hanno bisogno di interventi di potatura.
Malattie ed avversità
I kumquat, o mandarini cinesi come volete chiamarli, sono delle piante che, con una buona frequenza, possono essere oggetto di attacchi da parte di un gran numero di parassiti.
In modo particolare, il principale pericolo per le piante di kumquat è rappresentato dalle cocciniglie, che vanno a causare un disseccamento dei rametti, ma anche delle foglie.
Tra i vari effetti provocati dagli attacchi delle cocciniglie c'è anche la cascola o il deprezzamento dei frutti e, complessivamente, il fatto che la pianta pian piano tende a deperire.
Per poter combattere in modo efficace tutti questi pericolosi insetti, si consiglia di effettuare con una buona costanza dei controlli e dei campionamenti. Dopo aver superato le tradizionali soglie di intervento, c'è la possibilità di eseguire dei trattamenti chimici particolari, che prevedono l'uso di oli bianchi, senza però mai dimenticare la presenza di insetti utili.