Kurbis Brot

Da Alex

       Un post veloce veloce per salutarvi: me ne vado a girare la Sicilia per qualche giorno. Si!
   La storia di questo pane: un ricordo gastronomico della mia vita in Baviera e, soprattutto, il risultato sudato di un esperimento che mi è costato un tot di pane infornato e ... buttato via. Beh, non so nella vostra, ma nella mia cucina succede anche questo. D'altra parte immagino che la maggior parte delle scoperte basilari dell'essere umano - dal fuoco a quali piante potessero essere commestibili e coltivate - abbia richiesto un sacco di 'trial and error'.
    Ma perché tutte queste difficoltà? Semplicemente perché mi sono intestardita a provare una farina scovata recentemente e che speravo potesse essere un sostituto per una farina inglese, quella del granary bread. Ma ho capito sulla mia pelle un paio di cose: 1) se la farina granary è considerata segreto industriale della Hovis c'è una ragione2) quello che c'è scritto sulla confezione di questa farina oggetto dei miei esperimenti (ie. usare per un max del 3%) ha anch'esso un suo senso.
    La farina in questione è la farina maltata di frumento del mulino Tibiona di Mondovì (Cn). Trovata e acquistata, mi sono buttata a provarla. Poi, dopo il secondo e o terzo tentativo fallito, sono finalmente andata in rete a documentarmi. Cosa volete farci, è il mio stile! Così ho scoperto tutto sul processo di produzione e sulle proprietà fisiche di questo tipo di farina. Non sto a tediarvi con i particolari. Sia sufficiente dire che in un impasto ha lo stesso effetto di uno zucchero. Ergo, se esagerate vi ritrovate con delle pagnotte che presentano una bellissima e croccante crosta ma che all'interno sono... chewing-gum. Buone da usare al posto del Blue Tack (che tanto in Italia non si trova).
    Già mi sento le risate di tutti quelli che questo lo sapevano già. L'unica cosa che posso dire è che adesso lo so anch'io. LOL! Ma vi voglio fare ridere ancora di più: indovinate un po' quanta ne ho comprata? Un bel sacco da 5kg!!!! Che al 3% a botta mi durerà fino alle calende greche. Perciò se qualcuno ne volesse un po' me lo faccia sapere che gli mando un bel pacchettino!
    Cmq, daje e ridaje, alla fine il risultato è stato spettacolare. E' tutto vero quello che dicono, aiuta la lievitazione dando un bel pane soffice ma con una crosta dorata e friabile.
   Qui l'ho usata per fare la mia versione del Kurbis Brot - in buona sostanza un pane integrale con l'aggiunta, dentro e in crosta, dei semi di zucca tostati, simile come ho già detto ad uno dei tanti buonissimi pani tedeschi (e non se la prendano gli eventuali lettori teutonici, ma il pane sta tra i ricordi migliori che 4 anni di Germania mi hanno lasciato). E adesso quindi la ricetta:
Ingredienti:500gr farina integrale15gr farina maltata di frumento70gr semi di zucca tostati + un po' per la crosta.1 vasetto di yoghurt (125gr)150ml acqua1 cucchiaino sale2 cucchiai olio evo25gr lievito fresco
    Procedimento classico: impasto, prima lievitazione, messa in forma, seconda lievitazione. Spennellate la superficie con latte e distribuiteci sopra i semi di zucca. Infornate per circa un'ora - un'ora e mezza fino a cottura.  Se volete potete tranquillamente usare la macchina del pane.   Ciao e a presto.

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