A Cervia la signora ministro è stata insultata con il lancio di banane. E' la partita aperta da Calderoli, che non possiamo chiudere con quattro parole di scusa (Fonte: Famiglia Cristiana)
C’è, però, da chiedersi: ma nessuno si è accorto di chi erano quelle manine che lanciavano le banane? O, forse, è meglio girare lo sguardo altrove, come si è fatto in questi anni, quando sono stati sminuiti gesti e parole xenofobi della Lega, con il complice silenzio degli alleati cattolici? L’episodio di Cervia è il frutto avvelenato di un degrado civile ed etico che ha corroso il Paese e le coscienze dei cittadini. Non è un episodio isolato. Qualche giorno prima, a Forte dei Marmi il sindaco Pd - che però respinge le accuse di razzismo - ha fatto recintare un tratto di spiaggia e un pontile dove i venditori ambulanti trovavano un po’ d’ombra nelle ore più calde del giorno. Nella partita di calcio Milan-Sassuolo il giocatore d’origine africana Kevin Constant, preso di mira da cori razzisti, ha scaraventato il pallone in tribuna e ha abbandonato il campo. Purtroppo, non l’hanno seguito gli altri giocatori del Milan. Così come mina la credibilità del suo sdegno e delle parole di solidarietà a Kevin Costant l’ammonizione di Galliani al suo giocatore per aver abbandonato il campo di gioco.
Per questo, il “caso Calderoli” non è affatto chiuso, contrariamente a quanto ripete il segretario della Lega e presidente della Lombardia Roberto Maroni. Sperare, com’è avvenuto in passato, nell’oblio del tempo e nella scarsa memoria degli italiani, è calcolo sbagliato. Il vento è mutato e l’indignazione dei cittadini non si arresta. Sarà difficile fermare l’onda civile ed etica che cresce nel Paese, perché l’Italia è, senz’altro, migliore dei politici che la rappresentano.
(Don Antonio Sciortino)
Io, ateo, sono grato a don Sciortino per questo articolo, che condivido dalla prima all'ultima parola. Ma gli sono MOLTO grato soprattutto per aver tirato in ballo, senza peli sulla lingua, il "complice silenzio degli alleati cattolici". Per ripulire questo paese da "bananieri" e statisti in mutande non bastano poche, tardive, reticenti parole di dissociazione e di circostanza. Gli "alleati cattolici" possono salvare la faccia, e l'eventuale coscienza, solo imponendo la cacciata di questo personaggio, indegno di occupare la poltrona di vicepresidente del Senato. Gli strumenti esistono: ad iniziare da una ben congegnata e impietosa azione di mobbing. Grasso eviti di assegnare a Calderoli un solo monìmento di direzione dei lavori d'aula. Se Calderoli dovesse sedere su quello scranno, tutte le persone perbene lascino l'aula. E stendano un cordone sanitario di isolamento nei confronti di questo orango delle valli bergamasche.
Tafanus