Se mi avessero detto qualche anno fa che in futuro avrei ascoltato un album di Kylie Minogue penso che lo avrei mandato a quel paese, e soprattutto se mi avesse detto che mi sarebbe piaciuto.
La bella e tascabile Kylie Minogue ritorna con “Aphrodite”, con la solita “gara” tra i DJ e produttori più importanti del mondo per essere nel suo album vinta da Calvin Harris, come per il precedente “X”.
La premessa dell’album è che Kylie Minogue è forse l’artista femminile che riesce ad assorbire i sound e le mode del momento in maniera migliore, negli ultimi 10 anni meglio anche di Madonna, e con la sua voce particolarissima e sensuale riesce a personalizzare e far diventare sue anche canzoni non scritte da lei o per lei.
Infatti un vero punto debole in questo album, anche dopo molti ascolti, non lo sono riuscito a trovare, anche perchè tocca tutte le sfumature di pop, dance e house senza mai annoiare (cosa che poteva essere molto facile) e cadere in basi e melodie troppo ovvie, e quindi i complimenti vanno sia a lei che ai produttori.
I distinguo li farò solo in positivo: infatti se pensate che il singolo appena uscito “All the lovers” sia il pezzo forte dell’album, vi sbagliate di grosso.
Questo è solo l’antipasto, perchè la seconda canzone dell’album, e prossimo singolo, sarà il vero tormentone di piste, radio, club e qualsiasi cosa che abbia una cassa. “Get Outta My Way” è un pezzo assolutamente che ha le carte in regola per diventare la canzone dance dell’anno: il ritornello è assolutamente impossibile da scordare, al livello del suo “na na na nanananana” o anche di un “Poker Face”, e la canzone è strutturata e arrangiata fantasticamente.
Un’altro gioiello dell’album è “Closer”, che come sound sembra una canzone dei Rondò Veneziano riarrangiata da Tiga.
“Aphrodite”, la canzone omonima al titolo dell’album, è un grande esempio di pop, con molti echi jacksoniani, dove Kylie gioca molto con la voce, specialmente verso la fine della traccia.
Nel complesso probabilmente il miglior album di Kylie Minogue, che sarà amato soprattutto a chi piace il pop contaminato da dance. Sconsigliato a chi non riesce a sentire canzoni senza chitarre o canzoni depresse.
Voto: 17/20
In due Parole: SUMMER JAM
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