Magazine Diario personale

L'8 marzo e le donne

Da Pkiara

 Se, ancora, da qualche parte la festa delle donne è vista come libera uscita per donne prigioniere che possono andare a ballare o a vedere uno spogliarello, ci sono anche iniziative migliori per questo giorno che celebra la metà del cielo più “debole” (secondo alcuni poco informati). Una di queste è del MIBAC (che ogni tanto si ricorda della sua funzione fondamentale in questo paese) che permetterà a tutte le donne di partecipare gratuitamente a iniziative culturali.
 

Io penserò di certo alle donne che amo: la mia mamma, mia sorella, le mie nonne, le mie zie, le mie amiche. Penserò alle donne che soffrono dappertutto nel mondo, dalla Libia alla Palestina al Bangladesh, e per motivi diversi. Mi ricorderò delle donne che hanno fatto la storia e che ancora la stanno facendo (magari eviterò di pensare a Ruby, anche se sta contribuendo da mesi a far andare l’Italia in una precisa direzione: la rovina). Non voglio mimose, ma mi piacerebbe ricevere sorrisi per la strada.
E auguri a tutti le precarial chic! E a Giorgia, che compie anche gli anni!


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