L’abisso della ragione

Creato il 11 aprile 2012 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Cosa si nascondeva dietro l’ideologia nazista? E’ il tema al centro della puntata  di Atlantide storia in onda su La7. Una storia  fatta di miti e di culti. Un mondo parallelo che crede nel suo eletto, nei suoi santuari  e nei suoi simboli. Miti e leggende della pagina più oscura della storia. Tutto ha inizio nel 1918 durante la prima guerra mondiale quando un soldato si trova davanti, un altro soldato nemico, si guardano, la morte incombe su entrambi, uno è disperato e suscita pietà nell’altro che abbassa il fucile…

L’uomo impaurito si chiamava Adolf Hitler e questo episodio venne utilizzato per dimostrare che essendo scampato alla morte, era un eroe predestinato, e ci convinsero una nazione. Uno psicopatico, affetto verosimilmente da schizofrenia paranoide, probabilmente impotente, omosessuale represso e con tendenze suicide (diventate poi realistiche) che credette di essere l’unico a potere salvare la sua nazione. Un folle tentativo di cambiare il mondo  in un agghiacciante spargimento di sangue.
Il concetto di razza superiore sostenuto da un  mix ingannevole.

Le dottrine naziste sconfinano nell’esoterismo e nel soprannaturale, un terreno dove è possibile evitare l’ingerenza della Chiesa che mai avrebbe approvato lo sterminio umano. L’idea di una razza superiore, la razza ariana fu l’ossessione di Hitler. Su quella si doveva fondare il futuro dell’umanità. Tutta la storia, dice Hitler nel suo libro “Mein Kampf” (1925), è solo espressione dell’eterna lotta tra le razze per la supremazia. La guerra è l’espressione naturale e necessaria di questa lotta in cui il vincitore, cioè la razza più forte, ha il diritto di dominare. L’unico scopo dello stato è mantenere sana e pura la razza e creare le condizioni migliori per la lotta per la supremazia, cioè per la guerra. E la guerra è l’unica cosa che può dare un senso più nobile all’esistenza di un popolo. Di tutte le razze quella cosiddetta “ariana” o “nordica” è, secondo Hitler, la più creativa e valorosa, in fondo l’unica a cui spetta il diritto di dominare il mondo.

Il misticismo nazista considera la persona di Hitler rivestita di un’aurea religiosa; vede nella missione nazista un significato quasi religioso.  A ciò si accompagna l’uso di simbologie runiche, il rinnovamento della mistica germanica, l’esistenza di dipartimenti governativi nazisti dedicati allo studio dell’eredità ancestrale tedesca. Il Führer e i suoi sostenitori professavano una religione che esaltava la forza e la potenza del popolo tedesco. Nel far ciò, non si poteva non consacrare la razza pura per poter poi fondare un nuovo ordine mondiale: il Terzo Reich, il sogno di Hitler. Influenzato dalla paura dell morte ne fa un suo credo, è il prescelto e si convince che il destino ha in serbo per lui un compito importantissimo:sottomettere le classi inferiori!

Nelle discipline occulte, Hitler, crede di trovare le giustifiazioni del suo razzismo e antisemitismo. Un esempio lampante della testardaggine con cui seguiva le proprie idee e cercava di applicarle a tutti i costi. Legato alla profezia che dipingeva gli ebrei come i soli colpevoli della disfatta della prima guerra mondiale, artifici della forte depressione tedesca e del crollo dell’economia, Hitler porta al  trionfo le sue idee e i tedeschi disperati, colgono in Hitler la loro occasione. L’Ebreo è colui che avvelena tutto il mondo.

Sicuramente al disoccupato faceva piacere sentire che in fondo non era un piccolo disgraziato ma uno che apparteneva a una razza superiore. E tra astrologi e profezie, Hitler, si procura una radice di mandragola con potenti energie taumaturgiche, che porterà con se, sempre, convinto di godere, grazie ad essa, di una sorte potente e fortunata. Visioni e superstizioni che segnano il passaggio dalla democrazia alla dittatura e l’inizio di una nuova era, dove Hitler era il padrone assoluto, pronto a eliminare tutti i nemici: zingari, comunisti, ebrei.

Falsi postulati storici diffondono nel popolo tedesco l’idea che la vera fede è l’antisemitismo. E il braccio armato del potere nazista, concretizza il progetto dell’olocausto. Incaricati di purificare il mondo, si iniziano le uccisioni di massa, le orribili sperimentazioni. Sterminare per creare, la razza ariana, in grado di tramandare la civiltà e, quindi, con il diritto di guidare i destini dei popoli. Una miscela esplosiva: l’ebreo viene considerato come il principio del male, in perenne lotta contro la razza ariana. Guidati dal loro messia, i futuri superuomini per anni  gettano le basi per la razza germanica del futuro, di cui i nascituri del Lebensborn avrebbero costituito la classe dirigente. Ma il messia nazista viene sconfitto, si toglie la vita nella notte di Santa Valpurga quando i poteri delle tenebre celebrano la loro festa trionfale, e la fine di un’ idea coincide, con un rito pagano.

L’uomo che si credeva un messia arriva ad una morte ingloriosa e il nazismo rimarrà nella storia una lunga mistificazione della realtà, una lunga storia di morte, solo questo. Le guerre e la violenza portano lacerazioni sociali irrimarginabili nel tempo, situazioni che si possono rispecchiare in un presente difficile, ostile ed incerto e che non devono sfociare in altre moderne forme di razzismo, o il recente passato, dolorosissimo,  non sarà servito  a nulla.


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