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L'abito non fa il monaco. Ma allora chi sei?

Creato il 25 gennaio 2011 da Eleonoraud

L'abito non fa il monaco. Ma allora chi sei?Man Ray - Nu aux bandelettes
Un tempo gli abiti erano segni all'interno di un sistema comunicativo. Significanti della comunicazione. Un certo abito corrispondeva ad una condizione specifica dell' individuo. Una condizione economica (nei dipinti è dall'abito che ancora oggi distinguiamo il contadino dal borghese) una condizione sociale - che attraverso l'abito veniva manifestata alla società. Anche tatuaggi e piercing facevano parte di questo codice comunicativo, questo lo si sa, è un argomento ben più sdoganato. Un tempo anche sguardi, postura, tono di voce erano segni che permettevano di distinguere il ruolo sociale e la cultura; qui poi si apre un discorso che riempirebbe biblioteche.
Ma oggi?
Oggi c'è la costante tendenza al rinnovamento, ogni sei mesi c'è una nuova collezione e la conseguente corsa all'acquisto - e chi non si può permettere il capo originale ricorre alla pseudoimitazione delle catene low cost - lo shopping lo si fa con molta più frequenza salvo poi avere le idee parecchio confuse su quali siano le tendenze - per così dire - da seguire. Si perchè non solo la moda vive un periodo di anarchia nella passerella, ma da questa è anche difficile trarre delle conclusioni; da un lato tanto meglio: potete davvero mettervi quello che vi piace, creare un vosto stile personale con i pezzi di stagione, e mischiare.
Ed eccoci al punto: mischiare. Mischiare stili, mischiare brand low cost con abiti costosi; è di questo che si parla ormai, e non è nemmeno una novità. Ma il risultato qual è? Cosa comunichiamo a chi ci guarda?Davvero è un risultato così originale? Molti look sembrano essere piuttosto stravaganti, e privi di identità - spesso si sente qualcuno dichiarare: "Oggi mi va di vestirmi con uno stlie rock, ma magari domani sarò chic o magari punk!". Leggittimo, ma allora la scelta personale dov'è?  Perchè si, occorre avere molta personalità per districarsi nella jungla modaiola odierna. Bisogna avere le idee molto chiare, e sopratutto dei punti di riferimento. Rinnovare continuamente in nome di un continuo progredire ed avanzare (essere sempre up-to-date circa il nuovo accessorio, o il nuovo oggetto high-tec) non ha senso se non si hanno dei modelli perenni che illuminano la strada. Perchè alla lunga è alla novità che ci si abitua, è proprio il solo gesto di rinnovamento continuo ed automatizzato a fare da guida. Rinnovare, pur che sia!

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