Presenza di corpi chetonici nella pipì che si sviluppa in seguito all’esaurimento delle riserve di zucchero a disposizione nel nostro corpo e all’intaccamento dei depositi di grasso. E’ in genere conseguenza di un episodio febbrile ma ne sono responsabili anche il vomito e il digiuno prolungato. Nel nostro caso individuare la causa è piuttosto semplice perché febbre e company si presentano sempre contemporaneamente e costituiscono una versa e propria associazione a delinquere. Come si riconosce?Diciamo che non vi potete sbagliare, basta un bacio al vostro piccolino e il conseguente svenimento, a dirvi che dentro quella boccuccia qualcosa non va, nel dubbio io tengo sempre nel kit di sopravvivenza gli stick per la misurazione. Come si cura?Occorre ripristinare i livelli di zucchero e per questo potrebbe essere sufficiente una semplice bevanda zuccherata meglio se data a piccoli sorsi ma sui rimedi, in realtà, ne ho sentite di cotte e di crude, ve ne dico alcune:
la bevanda da preferire è la coca colai succhi di frutta peggiorano la situazione il latte va assolutamente evitato vietati gli agrumi. Il pediatra interrogato sui diversi punti ha classificato queste affermazioni, come delle benemerite c…..e! L’importante è reintegrare il livello di guardia degli zuccheri e per farlo qualsiasi bevanda può andar bene e, al limite, qualche riserva, si può manifestare per il latte, che essendo ricco di grassi, può non essere facilmente digerito e una dieta leggera in questi casi è d’obbligo.
Nei casi in cui l’acetone non scompaia con questo rimedio, a noi è stato prescritto il Biochetasi, meglio in supposte perché la bustina effervescente è imbevibile. I rischi?L’acetonenon è un disturbo di cui preoccuparsi, è frequente ma si risolve rapidamente e senza strascichi, tuttavia non va trascurato perché esiste pur sempre il rischio di disidratazione e la disidratazione è una delle principali cause delle convulsioni. Detto questo, ho detto tutto, tutto quel che sapevo intendo, se avete altre notizie e dritte da applicare, sono in ascolto, perché qui siamo al secondo giro di influenza, la prudenza non è mai troppa e il nostro "acetone" è a livelli di guardia.