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L'acqua

Da Zazienews

L'acqua
Chiara Carminati e Pia Valentinis hanno creato un'opera di grande intensità su un tema che tutti sentiamo o dovremmo sentire. Un libro a tema dunque?  Sì e noi non siamo contrarie per principio, poiché crediamo che è il risultato quello che conta. Le intenzioni, se manifeste, non ci trovano  sorde, ma pronte a prendere in esame ciò che è davanti ai nostri occhi e al nostro cuore. Gli occhi sono deliziati dalla bellezza delle tavole di Pia Valentinis, un'illustratrice di cui la comunità  dei lettori  e degli estimatori di libri con figure apprezza da tempo la maestria.
L'acqua
Il grande formato che la casa editrice Fatatrac ha scelto per accogliere questo bel lavoro, la cui genesi risale a qualche anno fa, esalta le illustrazioni messe in pagina da mani lievi e delicate, che mai sovrastano le tavole e che dispongono i testi con leggerezza negli spazi. Il risultato del gioco cromatico è un diffuso tepore, illuminato dai sapienti tagli, e le alternanze di siccità e ricchezza di acqua sono perfettamente dosate. Il piacere del testo, trattandosi di Chiara Carminati, è assicurato dalla prima riga all'ultima: mai una sbavatura, una caduta di tono, una parola storta. Pulizia, rigore, suono, la lingua della poetessa si cela nel racconto senza mai farsi "poetante" come a volte accade a chi pratica prosa e poesia. Chiara racconta con lievità, precisione, esattezza.
L'acqua
A Maripura si riconoscono le tracce delle fiabe africane riscritte da Calvino, si respira l'aria del racconto del folklore e della fiaba moderna. Condotto dalle figure e dalle parole anche il lettore tocca con mano, solo di giorno, rispettando gli Dei o gli Spiriti, la sacralità dell'acqua. Chiuso l'album mi succede, come d'abitudine, di provare un piccolo dispiacere per la copertina. E pongo a tutti una domanda: perché l'arte di comporre la copertina è così difficile? Un tema per un seminario di studi, ricco di materiali, del passato e del presente.
L'acqua
Una risposta provvisoria è che sia una sorta di timore reverenziale, di carico di importanza che terrorizza e inibisce la libera e leggera espressione. Sarebbe anche interessante conoscere i meccanismi di "produzione", sia nell'editoria di ricerca che in quella mainstream. Perchè tante prove di copertina? Perché copertine "provvisorie", copertine cambiate dal copertinario a quella definitiva?  Grazia Gotti L'acqua

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