L’Acqua che berremo 2014 – Comunicato della Societá Speleologica Italiana

Creato il 14 marzo 2014 da Andrea Scatolini @SCINTILENA

Giovedì 20 marzo 2014 alle ore 11.
Conferenza stampa a Milano, presso la sede del CAI centrale, in via E Petrella, 19

Nell’ambito delle celebrazioni della Giornata Mondiale dell’Acqua, istituita dalle Nazioni Unite e che si svolge ogni anno dal 1992, il 22 di marzo, la Società Speleologica Italiana, il Club Alpino Italiano, con la sua Commissione Centrale per la speleologia, e Federparchi hanno deciso di unire le forze e di organizzare una serie di eventi che abbiano come argomento un tema caro agli speleologi , ovvero “L’acqua che berremo”.
“L’Acqua che berremo. Gli speleologi difendono la risorsa più preziosa” questo lo slogan usato nel 2002 per una serie di manifestazioni denominate Giornate della Speleologia, organizzate nell’ambito dell’Anno Internazionale delle Montagne, e ripreso l’anno successivo in occasione dell’Anno Internazionale dell’acqua dolce.
Da sempre il mondo speleologico ha a cuore il tema dell’acqua. Questo elemento, fondamentale per la vita di tutti noi, è anche alla base della formazione delle grotte, che scava, percorre, allarga, modifica. Talvolta si ferma e si deposita andando a formare estesi acquiferi carsici, per poi ritornare alla luce come fondamentale risorsa idropotabile.
L’acqua che berremo è un titolo che guarda al futuro. Domani, le riserve idriche saranno abbondanti e di ottima qualità se noi oggi sapremo preoccuparci della loro integrità. Abbiamo bisogno di riprendere il discorso e ne dobbiamo parlare con tutti, nessuno escluso. La protezione e la salvaguardia delle acque, raccolte nelle grotte o in aree remote e impercorribili, sono compiti non affrontabili dalla sola speleologia organizzata. Tutti debbono farsene carico: i governi, la classe politica, le istituzioni i singoli cittadini.
Per questi motivi la Società Speleologica Italiana e il Club Alpino Italiano chiamano a raccolta le proprie risorse ed energie umane.
A cominciare dal 22 marzo ogni realtà speleologica è sollecitata ad organizzare sul proprio territorio eventi specifici, come conferenze, visite guidate, mostre che mettano al centro il tema dell’acqua.
Un primo momento di riflessione sarà organizzato in occasione di Puglia Underground Acque, pietra e vertigini che si svolgerà a Grottaglie TA e a Villa Castelli BR nei giorni 30-31 maggio e 1-2 giugno 2014.
Stiamo preparando per sabato 31 maggio 2014 dalle ore 16,30 alle ore 20, una tavola rotonda dal titolo “L’acqua che berremo” che partendo dalla situazione locale, e quindi delle problematiche pugliesi, vada ad analizzare anche quelle relative al resto d’Italia.
Avremo la presenza di importanti invitati sia dalla regione che ci ospita che sul livello nazionale. Si andrà ad affrontare l’argomento cercando spunti, iniziative e prospettive per il futuro, sempre partendo dalla realtà speleologica che è sentinella privilegiata del mondo sotterraneo.
Nello stupendo scenario del castello Episcopio di Grottaglie, dove avrà luogo l’evento, ci sarà la possibilità (per chi nel periodo dal 22 marzo alla fine di maggio 2014 abbia già svolto manifestazioni) di presentarle con poster, filmati, sintetiche narrazioni ecc.
Un’altra iniziativa che vogliamo far partire è l’organizzazione di una grande mostra iconografica a livello nazionale che abbia proprio per tema “ L’acqua carsica – i percorsi verso le risorgenze ”.
L’idea è quella di raccogliere i materiali per poi organizzarli in pannelli che presentino la situazione italiana. Partendo dalla carta pubblicata nel numero 68 della rivista “Speleologia” possiamo individuare e documentare i più importanti esempi italiani.
L’appello viene quindi esteso a tutti gli speleologi, ai fotografi e a quanti abbiamo materiale interessante.
Verrà costituito un gruppo di lavoro che andrà a scegliere il materiale e darà concretezza all’idea.
Il tutto potrà costituire una grande mostra itinerante su tutto il territorio italiano, possibile base per una pubblicazione comune SSI-CAI-Federparchi.

Giampietro Marchesi
Presidente della Societá Speleologica Italiana


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