Magazine Ecologia e Ambiente

L’acqua che berremo: gli speleologi difendono la risorsa più preziosa!

Creato il 11 settembre 2014 da Andrea Scatolini @SCINTILENA

L’acqua che berremo: gli speleologi difendono la risorsa più preziosa!

Nell’ambito della campagna promossa da Club Alpino Italiano, con la sua Commissione Centrale per la Speleologia, la Società Speleologica Italiana, la Commissione Centrale per la Tutela dell’Ambiente Montano e Federparchi per promuovere una serie di eventi che abbiano come argomento un tema caro agli speleologi, ovvero “L’acqua che berremo”, la sezione di Forlì del CAI e lo Speleo Club Forlì organizzano una serata con la partecipazione di Sandro Sedran (S-Team) che presenterà una serie di immagini e filmati per testimoniare come il mondo speleologico ha da sempre a cuore il tema dell’acqua.

Venerdì 26 settembre presso l’Urlo a Forlì, dalle ore 21:00.

La serata è patrocinata dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Forlì e dalla Federazione Speleologica della Regione Emilia Romagna e prevede l’intervento dell’Assessore all’Ambiente, Alberto Bellini e del Presidente della FSRER, Massimo Ercolani.

Verrà, inoltre, allestito uno punto inforativo della Società delle Fonti – Romagna Acque.

L’acqua, fondamentale per la vita di tutti noi, è anche alla base della formazione delle grotte, che scava, percorre, allarga, modifica. Talvolta si ferma e si deposita andando a formare estesi acquiferi carsici, per poi ritornare alla luce come fondamentale risorsa idropotabile. L’acqua che berremo è un titolo che guarda al futuro. Domani, le riserve idriche saranno abbondanti e di ottima qualità se noi oggi sapremo preoccuparci della loro integrità. Abbiamo bisogno di riprendere il discorso e ne dobbiamo parlare con tutti, nessuno escluso. La protezione e la salvaguardia delle acque, raccolte nelle grotte o in aree remote e impercorribili, sono compiti non affrontabili dalla sola speleologia organizzata. Tutti debbono farsene carico: i governi, la classe politica, le istituzioni i singoli cittadini.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :