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L'acqua deve essere un diritto, un bene comune distribuito alla collettività con efficienza ed ad un prezzo sostenibile.

Da Antoniobruno5
L'acqua deve essere un diritto, un bene comune distribuito alla collettività con efficienza ed ad un prezzo sostenibile.L'acqua deve essere un diritto, un bene comune distribuito alla collettività con efficienza ed ad un prezzo sostenibile.
E'stato interamente dedicato all’acqua e alle sue probleatiche più urgenti, il convegno che si è svolto ad Avellino il 18 e 19 marzo 2011 con il titolo “Ambiente e risorse naturali, un patrimonio da tutelare e valorizzare”. Si sono avuti interventi riguardo le politiche sull’ambiente e sul ruolo della stampa e della comunicazione per la salvaguardia del territorio.
Organizzato dal “Il Ponte”, settimanale della Diocesi di Avellino, in collaborazione con Greenaccord, la diocesi di Avellino, la Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici) e il Centro Internazionale di Cooperazione culturale (CICC), il convegno che ha avuto il patrocinio del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare si è aperto Venerdì 18 nel Palazzo vescovile di Avellino.
Nel prima giornata del Convegno si sono avuti gli interventi di Francesco Zanotti (presidente Fisc), Alex Zanotelli (padre Comboniano, già direttore di Nigrizia, che da anni si batte per evitare la privatizzazione dell’acqua), Alfonso Cauteruccio (presidente Greenaccord) e Christian Pellicani (direttore della rivista francese Natural&mente e referente del Forum mondiale sull’acqua). Giuseppe Rogolino, giornalista responsabile della comunicazione e promozione di RaiNews, ha presentato alcune sequenze dei filmati prodotti dal canale sul tema dell’acqua (“Dalla parte dell’acqua”). Ha presieduto l’intera giornata di lavori il direttore de "Il Ponte" Mario Barbarisi consigliere della Fisc.
La seconda giornata del convegno, si è svolta invece nella Sala del circolo della stampa del palazzo della Prefettura di Avellino, ed è stata aperta sabato 19 da un saluto delle Autorità locali e presieduta da Giulio Cesare Giordano, presidente del CICC (Centro internazionale di cooperazione culturale).
Sono interventi Henri Dumoliè (già direttore generale della televisione regionale di Marsiglia e vice Presidente esecutivo del CICC responsabile del progetto comunicazione internazionale sui problemi dell’acqua del CICC), Antonio Bruno (Direttore dell'Area Agraria del Consorzio di Bonifica "Ugento e Li Foggi") e Angelo Sferrazza, capo ufficio stampa di Greenaccord, che ha chiuso il convegno con un intervento che ha illustrato la crisi dell’acqua come problema internazionale di natura strategico-militare. Tutto l'evento è stato trasmesso in diretta streaming sul sito www.zetatv.itwww.zetatv.itwww.zetatv.itwww.zetatv.it
Alla conclusione dei lavori gli organizzatori ed i relatori hanno firmato un comunicato finale elaborato con i rappresentanti degli enti e delle istituzioni partecipanti per porre le basi di un cammino condiviso verso gli obiettivi comuni.
Il CICC (Centro Internazionale di Cooperazione Culturale) partendo dal forum di Avellino, in vista del “Forum alternativo mondiale sull’acqua” (Fame) che si terrà a Marsiglia nel marzo 2012 parallelamente al forum ufficiale, ritiene fondamentale promuovere una intesa tra tutti gli aventi interesse che stimoli la riflessione sui punti fondamentali che hanno riunito ad Avellino tutti i relatori per affrontare da diversi punti di vista l’importanza dell’acqua ed i problemi connessi alla sua privatizzazione.
Tale accordo non può prescindere da due assunti fondamentali, il primo dei quali è l’avvenuto riconoscimento da parte dell’Onu, nel luglio 2010, dell’accesso all’acqua potabile per tutti come diritto umano fondamentale - dopo l’istituzione nel 1992 sempre da parte dell’Onu della Giornata mondiale dell’acqua che si celebra il 22 marzo di ogni anno - e il secondo, il fatto che l’apporto positivo di quel fenomeno noto come globalizzazione risiede nella convinzione che tutto il mondo oggi deve cooperare perché la comunicazione sia corretta, scientifica e non censurata, soprattutto sui temi che riguardano la sopravvivenza dell’uomo e del pianeta, nel pieno rispetto di tutte le diversità sociali, religiose, ideologiche, politiche e territoriali che ogni popolo possiede e conserva come valore fondamentale.
A partire da questa intesa, il CICC (Centro Internazionale di Cooperazione Culturale) prende l'impegno di avviare, a livello locale, nazionale ed internazionale, una “riflessione partecipata” per costruire un percorso che coinvolga tutte le realtà interessate verso un obiettivo condiviso: l'acqua deve essere un diritto, un bene comune distribuito alla collettività con efficienza ed ad un prezzo sostenibile.
Le conclusioni di questo lavoro di riflessione saranno portate dal CICC (Centro Internazionale di Cooperazione Culturale) al prossimo Forum Mondiale dell'acqua del marzo 2012.

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