L’Acqua la Luce la Pietra a cura di Vittorio Sgarbi

Camillo Langone e Vittorio Sgarbi davanti all'opera IL RIFLESSO NELL'OMBRA di Roberto Ferri (Foto de Il Bicchiere Di_Verso)

Domani a Fiuggi, si chiude – presso l’Officina della Memoria – la mostra L’ACQUA LA LUCE LA PIETRA curata da Vittorio Sgarbi, allestita per poter dimostrare che l’arte esiste ancora  e che può piacere e stupire. “Abbiamo davanti alcuni dei giovani, e meno giovani, artisti italiani che non hanno paura di descrivere o di esprimere emozioni, che non temono di essere illustrativi” si legge nell’introduzione dello stesso curatore, “Sono genuini e insieme colti, curiosi, antagonisti, irriducibili, nemici per competizione come Arrivabene e Ferri. O simili nell’indole, benché l’uno pittore e l’altro scultore, come Lino Frongia e Giuseppe Bergomi. O virtuosi fino al delirio, all’ossessione, come Giovanni Gasparro e Livio Scarpella”.

Molti gli altri artisti, oltre a quelli citati, presenti con le loro opere e intervenuti al dibattito, tenutosi alla Fonte Bonifacio VIII davanti a un nutritissimo pubblico, ammaliato anche dalla possibilità di vedere il critico conosciuto per la sua verve sregolata e per i suoi appuntamenti televisivi. Tra gli interventi tecnici, a volte personali e bonariamente “velenosi”, anche un’attenta analisi di Camillo Langone che ha sottolineato come la morte del collezionismo sia in gran parte dovuta alle tassazioni statali che scoraggiano ogni tipo di acquisto, fino a quello d’ingresso. Le riflessioni sulla biennale curata da Sgarbi, la vita in Italia, le vicende degli artisti selezionati hanno contribuito a rendere l’arte assolutamente democratica, come moltissimi sostengono, generando un plauso sentito dagli astanti.

In questa immagine ectoplasmica Vittorio Sgarbi difronte l'opera LAZZARO (che ritrae Camillo Langone) di Pino Navedoro

Fiuggi, grazie a questo evento e alla mostra a cui era legato, si è riaffacciata nel panorama culturale nazionale, come non faceva da tempo e ora sarà il tempo e la volontà delle sue forze a decidere se continuerà lungo questa strada oppure ritornerà nella letargica immobilità che da tempo accompagna la patria delle acque termali.

Ricordiamo gli artisti: Patrick Alò, Agostino Arrivabene, Tania Brassesco & Lazlo Passi Norberto, Tullio Cattaneo, Adele Ceraudo, Vito Cipolla, Bruno D’Arcevia, Giovanni De Angelis, Filippo Dobrilla, Roberto Ferri, Lino Frongia, Giovanni Gasparro, Federico Giampaolo, Gaetano Giuffré, Nedda Guidi, Raimondo Lorenzetti, Riccardo Mannelli, Claudia Marchetti, Andrea Martinelli, Stefano Mosena, Pino Navedoro, Antonio Pasquale Prima, Enrico Robusti, Livio Scarpella ed Elio Waschimps.

L’Acqua La Luce La Pietra è un appuntamento imperdibile con pittura, scultura e fotografia che sicuramente lascerà sensazioni contrastanti e nuove a chi la visiterà, come ha fatto con noi grazie anche all’ausilio di due voci come Sgarbi e Langone che ci hanno introdotto in maniera disincantata e attentissima.

Buona scelta
IBD
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