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L'acquerello, equilibrio tra leggerezza ed immediatezza

Creato il 28 marzo 2014 da Artesplorando @artesplorando
L'acquerello è una tecnica pittorica che usa sostanze idrosolubili stemperate in acqua con aggiunta di sostanze agglutinanti come la gomma arabica per fare aderire il colore al supporto. I pigmenti devono essere stabili alla luce, come terre e ocre, cobalti e oltremare; i supporti più frequento sono carta, pergamena, avorio, alabastro, che, grazie alla loro colorazione, potenziano le trasparenze e i chiari. Attestato da Cennino Cennini: "Se vuoi, poi che hai collo stile disegnato, chiarire meglio il disegno ... pòi aombrare le pieghe d'acquerelle d'inchiostro; cioè acqua quanto un guscio di noce tenessi, dentro due gocce d'inchiostro ...", e da Filippo Baldinucci (1681), il termine indicava in origine un procedimento di ombreggiatura per schizzi e disegni.L'acquerello, equilibrio tra leggerezza ed immediatezzaCaratteristica di un buon acquerello è l'estrema "leggerezza" rappresentativa e la sua immediatezza espressiva, dal Rinascimento in poi, divenne strumento essenziale per gli studi preparatori dei grandi maestri e delle grandi opere.Tale tecnica, tuttavia, è stata spesso utilizzata con efficacia anche nel disegno tecnico, soprattutto nell'ambito della progettazione meccanica, dove per esempio assume particolare rilievo rappresentare (in particolar modo nelle viste in sezione) la consistenza e la tipologia dei vari elementi costruttivi, secondo colorazioni generalmente codificate.Inoltre l'acquerello viene usato dal 1500 per eseguire studi sulla natura e per i paesaggi (Albrecht Dürer), studi di animali (Pisanello), studi di guerrieri (Pinturicchio), scene sacre o profane (Rubens, Salvator Rosa), riproduzioni botaniche e scientifiche dato che il mezzo ne consente l'utilizzo all'aria aperta.Ancora fino al XV secolo, l'utilizzo dell'acquerello è, generalmente, circoscritto a opere di alta qualità, però di piccole dimensioni, al punto da rappresentare solo preludi di opere maggiori. Quindi la storia dell'acquerello fino al XVI secolo è soprattutto legata alla storia del disegno piuttosto che alla pittura. Solamente nel Seicento in Olanda e nel XVIII secolo, grazie all'avvicinamento, dapprima, di grandi pittori francesi ed inglesi a questa tecnica e nella seconda metà del secolo alla sua diffusione in tutta l'Europa e negli Stati Uniti, l'acquerello diviene la tecnica preferita da molti pittori.Tra gli artisti inglesi, i caposcuola sono stati William Taverner (1703-1772), legato al classicismo poussiniano, Paul Sandby (1725-1809), con il suo stile intimo ed arcadico, John Robert Cozens (1752-1797), attratto dai paesaggi italiani, William Turner (1775-1851), innovatore nel gusto, nelle luci accecanti e irreali; nello stesso periodo, in Francia, l'acquerello riscuote molto successo presso i vignettisti come Jean-Gabriel Moreau (1741-1814) e ben presto dilaga la moda di recarsi a Roma, centro dell'arte e della cultura. Charles-Joseph Natoire (1710-1777) e Hubert Robert (1733-1808) vengono attratti dai monumenti classici, mentre Jean-Louis Desprez (1743-1804), dipinge i monumenti pompeiani.Tra i seguaci di questa tecnica si sono distinti anche Cézanne, Gauguin, Manet, Degas tra i francofoni e Paul Klee e Eduard Hildebrandt fra i germanici.Negli Stati Uniti, intorno al XIX secolo, sono nate in varie località, società di acquerellisti, nell'intento di organizzare mostre, dalle quali si misero in luce George Hart (1868-1933), con i suoi soggetti messicani e Lyonel Feininger (1871-1956), con i suoi soggetti marinari.In Italia, nonostante il lungo soggiorno ai pittori stranieri, la tecnica prende campo dalla metà dell'Ottocento, soprattutto a Milano e a Napoli. Giuseppe De Nittis (1864-1884), con il suo stile effervescente ed elegante, Sebastiano De Albertis (1828-1897), con i temi bellici e ippici sono stati tra i migliori esponenti della corrente.In virtù della loro reversibilità e solubilità in acqua o medium acquosi, gli acquerelli sono impiegati nelle fasi di reintegrazione pittorica nelle fasi di restauro di pitture murali, dipinti su tela e tavola, carta e pergamena. I fenomeni di invecchiamento delle integrazioni realizzate ad acquerello sono oggetto di ricerche diagnostiche.
E' una tecnica che ho praticato spesso, a partire dall'istituto d'arte, durante le lezioni di disegno dal vero.
Per cui posso dire di esserci molto affezionato!

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