L’addio a Sharon: domani i funerali di Stato dell’ex premier israeliano
Dopo 8 anni di coma, ieri è deceduto l’ex premier israeliano Ariel Sharon, e il suo feretro stamattina è stato esposto in una camera ardente che è stata allestita nella Knesset, il Parlamento israeliano a Gerusalemme.
La sua bara, avvolta in una bandiera di Israele e circondata da quattro ufficiali della guardia d’onore è stata accolta da migliaia di cittadini che hanno voluto rendergli omaggio.
Il premier attuale, Benjamin Netanyah, ha aperto la seduta domenicale del governo con un momento di silenzio in sua memoria del predecessore, e l’ha ricordato così: “Arik è stato anzitutto e soprattutto un combattente ed un comandante, uno dei più grandi geni militari che il popolo di Israele ha avuto nell’era contemporanea e nella sua intera Storia”.
I funerali si terranno domani, e la cerimonia ufficiale inizierà alle 9.30 locali. A dare inizio alle cerimonie saranno il presidente Shimon Peres, il premier Nethanyahu e il presidente della Knesset Yuli Edelstein, ed è prevista la partecipazione di numerose personalità. Tra gli ospiti, anche il vice-presidente Usa, Joe Biden, l’inviato speciale del Quartetto per il Medio Oriente, Tony Blair, il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, il premier della Repubblica Ceca Jiri Rusnok e i ministri degli Esteri di Russia e Germania, Sergey Lavrov e Frank-Walter Steinmer.
Le forze dell’ordine attendono migliaia di cittadini da varie parti del Paese, e proprio per questo verrà messo a disposizione un servizio di trasporto che, dagli ingressi cittadini, porterà fino alla sede del Parlamento. Inoltre è stato chiesto agli automobilisti di evitare Gerusalemme, in modo da sfoltire il traffico, e di dirigersi verso due località più a sud, nei pressi dello Stadio Teddy e della città di Latrun.
Per suo espresso desiderio, Sharon verrà sepolto nel ranch di Sycamore, nel deserto del Negev, dove viveva. La cerimonia, che avverrà verso sera, avverrà in forma privata, con pochi partecipanti.
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