PERSONAGGI (Atene). Affidarsi a chi ha fatto la storia del proprio paese per risollevarsi da una crisi senza precedenti: questa la filosofia attuata dall’Aek Atene, uno dei club più titolati di Grecia, oggi alle prese con grattacapi economici che hanno fatto eco e hanno influito negativamente sui risultati in campionato. La scelta è ricaduta su Traianos Dellas, ex centralone della Roma, protagonista con la maglia dell’Aek e, soprattutto, pilastro della difesa greca ai gloriosi Europei del 2004.
La squadra ateniese è giunta al suo terzo allenatore in questo 2013 e attualmente si trova ad appena 1 punto dalla zona retrocessione, baratro impensabile per una società che solo tre anni fa combatteva per un posto in Europa e nel 2010-11 vinse la sua ultima Coppa nazionale. Evald Leinen, ct appena esonerato, ha lasciato la società con queste parole: “Sono molto arrabbiato e deluso dalla decisione senza senso presa dalla società. Avevamo due partite davanti a noi e mi è arrivata la comunicazione d’esonero. Ora la squadra è allenata da due tecnici, pur essendo senza soldi. Avevo giocatori che scendevano in campo senza sapere se e quando avrebbero ricevuto lo stipendio, abbiamo avuto un sacco di problemi durante l’anno e quanto successo mi sembra davvero incredibile”.
In effetti, Dellas, che prenderà in mano la squadra affiancato da Akis Zikos e Vassilis Borbokis, si troverà di fronte una situazione quasi paradossale: infatti sono solo due i match che mancano al termine della stagione, forse non abbastanza per dimostrare carattere e capacità in panchina. Il 37enne ex giallorosso partirà nella sua nuova esperienza con l’obiettivo di vincere le due partite restanti e assicurare la permanenza nella massima serie alla società. Dellas, oltre ad essere un eroe nazionale per il suo dominio agli Europei, è stato uno dei principali protagonisti proprio dello storico club giallonero, ritiratosi solo al termine della passata stagione. Sono suoi i gol che due anni fa, nel doppio scontro di Coppa contro l’Aris Salonicco, permisero all’Aek di giungere in finale e trionfare poi sull’Atromitos. A Roma venne soprannominato “Il Ciclope” per il suo fisico statuario, e proprio con i giallorossi fu un punto fermo per tre stagioni, arrivando secondo in campionato nel 2002 e in finale di Coppa Italia nel 2005. Oggi si trova, a meno di un anno dal suo ritiro, di fronte ad una sfida difficile e affascinante, che potrà aiutarlo a confermarsi “eroe della patria”, come nel più bello dei poemi epici.