Aem Cremona non potrà entrare con l’ufficiale giudiziario nelle case per togliere il teleriscaldamento e l’acqua calda. Lo stabilisce una sentenza del tribunale di Cremona che riapre il caso tanto discusso dei distacchi delle utenze.
Il cittadino vince, Aem Cremona perde. La sentenza del tribunale boccia la richiesta dell’azienda di entrare con ufficiale giudiziario in casa dei cittadini per staccargli le utenze. L’aspetto più interessante è che il giudice riconosce il princìpio previsto dal contratto fra Comune e Aem, ovvero che il primo debitore di Aem, in caso di morosità, è il Comune, non il cittadino, in questo caso assistito da Assoutenti, il cui presidente è l’avvocato Luca Curatti. Una vittoria di Assoutenti e dei cittadini.
Le questioni tanto dibattute riguardanti i servizi sociali e le scarse risorse economiche dei residenti Aler con teleriscaldamento non vengono contemplate dal giudice: la soluzione è esclusivamente amministrativa, tra Comune e Aem gestioni, partecipata al 30% dal municipio.
Chi ha il contatore in casa allora non corre il rischio di vedersi staccare acqua calda e teleriscaldamento: e chi l’ha in cantina? La questione si riapre. Chi è già rimasto senza riscaldamento e acqua calda, come anche chi teme di restare al freddo, può chiedere che venga applicato il contratto tra Aem e Comune, che a questo punto pare l’atto giuridico di maggior rilievo, che potrebbe prevalere sulla localizzazione del contatore.
Il giudice afferma anche che certo esiste un debito dell’utente, ma che non si può togliere un bene primario se c’è un garante del debito, cioè l’amministrazione comunale.
Il Comitato acqua pubblica del Cremonese ha chiesto in proposito l’uso del fondo Foni, pagato da tutti i cittadini tramite la bolletta, perché si tratta di una riserva economica costituita anche per pagare i casi di morosità. I referendum hanno ottenuto valore di legge ma al posto della riduzione del 7% delle bollette l’Authority ha creato una nuova tariffa provvisoria. Il fondo Foni rimane però in tasca alle aziende, e quel 7% peraltro non viene ancora restituito ai cittadini.
(www.telecolor.net)
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