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l'aereo più pazzo

Creato il 25 giugno 2015 da Odio_via_col_vento

l'aereo più pazzo

Kleophrades, Amphora of Dionysus (detail)

Viaggiare per la Grecia è già una eccitazione e una follia fin dal volo.
I viaggiatori più disparati si accalcano come pazzi, spintonandosi e vociando come se questo potesse anticipare la vacanza anche solo di qualche minuto. 
Valigie colorate e strabordanti, capi di vestiario indossati l'uno sull'altro per cercare di ingannare i limiti della compagnia low cost.
E poi, appena a bordo, tutto uno spogliarsi da quelle mise improbabili: spuntano i calzoni corti, i top minimali, i tatuaggi sulla pelle nuda, le unghie laccatissime, i bracciali, i tagli di capelli tra il punk e il buzzurro del quartierino. Sembra di essere già su una spiaggia. 
Ti giri intorno e lungo la corsia dell'areo è tutto uno spuntare di piedi nudi.
Poi, appena l'aereo decolla e raggiunge quota, la gente comincia a fluire in giro, cercando gli amici e i compagni dispersi lungo l'aereomobile: tutti che si chiamano a gran voce, si mettono in ginocchio sui sedili per parlare con il passeggero dietro: una gita scolastica delle scuole medie sarebbe più composta.
Signore attempate ma in gran tiro; ragazzine sciamannate; ragionieri mimetizzati da gran-viveur; commessi del supermercato col bicipite gonfiato da far invidia a Schwarzenegger. Tutti col sogno del mare blu negli occhi, con le quattro parole di greco del turista da strapazzo, con la guida dei locali notturni della località di moda, con i sogni di un inverno di periferia da affogare nello yogurt al miele e nelle notti brave.
Quest'anno il primo premio della cafonaggine l'ha vinto la mia vicina di posto che continuava a tirare fuori dalla borsa cartamodelli (come altro definirli?) di tatuaggi fra i quali scegliere: una cinquantenne di cui immaginavi già la pellecchia prossimamente cascante e ti veniva voglia di dirle, nel suo idioma nativo,: "'A signò: ma abbozzarla, no, eh?"

E poi l'applauso: non c'è volo low cost per la Grecia delle vacanze che non si concluda con un applauso al pilota all'atterraggio.
Anche se non ci sono state manovre di fantasia o di emergenza, anche nei voli più tranquilli e meno avventurosi. Un applauso cafone, rumoroso, ma certo liberatorio.
Che la vacanza cominci! 


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