L'aeroporto di Torino esiste ancora?

Creato il 01 agosto 2012 da Vanderkraken
Analisi puntuale delle ragioni per cui Caselle retrocede inesorabile nella classifica degli scali italiani, superata persino da Bari e Verona (sigh).
La crisi economica ha sicuramente inciso su questi risultati ma il vero problema della perdita di traffico dell’aeroporto è riconducibile, come più volte abbiamo scritto su Lo Spiffero, all’incapacità di Sagat di produrre nell’ultimo decennio una politica di sviluppo dello scalo e dotare l’aeroporto dei collegamenti di cui la città e la Regione abbisognano per crescere e svilupparsi, il turismo di cui tanto si parla in primis [...] La Sagat però non è l’unica colpevole, parimenti sul banco degli imputati devono salire il Comune di Torino e la Regione Piemonte, se vogliamo ancora più responsabili in quanto non hanno mai elaborato e tanto meno richiesto alla società di gestione una strategia ed hanno fatto abortire la possibilità di avere a Caselle una base di Ryanair, che avrebbe sicuramente avuto un impatto positivo.

In questa situazione di dati di traffico negativi e di collegamenti scarsi non possiamo dimenticarci dell’insuccesso della gara per la vendita delle quote detenute nella Sagat dal Comune e dalla Provincia. Si procederà quindi con una trattativa privata con le eventuali controparti interessate o meglio con il fondo F2i di Vito Gamberale perché non sembrano esservi altri interessati. La speranza è che la trattativa si concluda in fretta e che il nuovo proprietario gestisca l’aeroporto non solo in funzione di un ritorno economico di breve periodo ma anche dello sviluppo del territorio di riferimento, circostanza che negli ultimi dieci anni è stata dimenticata sia dagli azionisti pubblici sia dal Gruppo Benetton, il partner privato al quale agli inizi degli anni 2000 era stata affidata la gestione della società e che ha portato al declino lo scalo. Insomma che qualcuno torni a occuparsi di T-Shirt e qualcun altro di sola politica, possibilmente ricordandosi che il futuro, la crescita di Torino e del Piemonte non possono non passare dalla crescita del suo aeroporto.


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