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L'Africa e gli investimenti stranieri

Creato il 19 luglio 2012 da Marianna06

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In Africa si dà il caso che gli investimenti provenienti dai Paesi emergenti abbiano superato di gran lunga, attualmente, quelli dell’Europa e del Nord America.

E’ un bene? E’ un male? Ma la cosa è pienamente comprensibile. Chi ha denaro investe dove fiuta affari. E l’Africa ha materie prime che fanno gola a tutti e tantissima manodopera a prezzi stracciati.

Il sorpasso è emerso chiaro e preciso grazie ad un recente studio dell’Unctad e cioè della Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo.

La ricerca, che è relativa al 2011, analizza i nuovi progetti d’investimento nei Paesi africani.

Tra i primi investitori ci sono infatti, come già sappiamo, Cina,India, Sudafrica, Corea del Sud e Isole Mauritius.

E lo studio dell’Unctad mette anche bene in evidenza che, in generale, gli investimenti stranieri nel 2011 sono leggermente calati rispetto all’anno precedente.

Se, ad esempio, nel 2010 erano stati del valore di 43 miliardi e 100 milioni di dollari, nel 2011 sono divenuti all’incirca 42 miliardi e 700 milioni.

La causa della riduzione del denaro investito potrebbe imputarsi quasi certamente alle rivoluzioni politiche avvenute nei Paesi dell’Africa settentrionale.

Specie Egitto e Libia.

Chi investe desidera sicurezze e quindi anche un minimo di garanzie.

Il calo più vistoso riguarda così il nord del Sahara, lì dove c’è stato un  dimezzamento addirittura del denaro investito per un valore di  7 miliardi e 700 milioni di dollari.

Negli altri Paesi africani, invece, gli investimenti sono cresciuti del 35% toccando la quota di 36 miliardi e 900 milioni: solo 40 milioni di differenza rispetto al record del 2008, cioè prima che scoppiasse la crisi dei mutui americani.

Per portare un esempio calzante in merito, nel 2011 la Nigeria ha ricevuto, da sola, un quinto del totale degli investimenti stranieri diretti in tutta l’Africa.

Insomma, nonostante tutti gli inconvenienti di natura politica,che pur permangono(non escluso affatto il terrorismo islamico), e che talora bloccano anche ottime iniziative,la crescita economica dell’Africa continua comunque  grazie a  Paesi come Cina, India e Corea del Sud in particolare, che continuano a darle fiducia e,  affaristicamente parlando, a vedere in Africa, nel rapporto costo-benefici, ottime potenzialità di crescita sia all’ interno che all’ esterno per gli sbocchi nel resto dell’intero pianeta.

 

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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