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L’Agone #101 – Stantìo

Creato il 15 febbraio 2011 da Oblioilblog @oblioilblog

L’Agone #101 – Stantìo

Tanto per cambiare, Silvio Berlusconi divulga anche oggi il suo Verbo. L’ha ospitato Maurizio Belpietro nella sua rubrica via telefono a Mattino Cinque. Niente di originale, niente di interessante e soprattutto niente di vero.

La Costituzione comunque prevede che senza una formale crisi di governo per interrompere anticipatamente una legislatura occorre che il presidente della Repubblica consulti sia i presidenti delle Camere che il Presidente del Consiglio, cioè Silvio Berlusconi.

Il parere degli interpellati, però, non è vincolante. Berlusconi potrà anche sbroccare quanto vuole, ma alla fine è solo Napolitano a decidere.

Dimissioni simultanee? È una proposta irricevibile, io non ho infatti mai tradito il mandato degli elettori, non ho sabotato il governo e le riforme e non ho usato la mia veste istituzionale per ordine complotti e ribaltoni. Non si era mai visto nella storia repubblicana un presidente della Camera prima fondare un partito e poi trasformare la terza carica dello stato in una fazione politica.

Scontato il rifiuto di fronte alla balzana idea di Fini, come monotono il richiamo all’imparzialità del Presidente della Camera. Che non deve essere per forza super partes, come spesso non lo è stato nella storia repubblicana, l’unica cosa che deve assicurare è l’equità di trattamento per quanto riguarda i lavori parlamentari.

Inoltre, vaneggia un’irraggiungibile quota 325. Già si fa fatica arrivare ai tanto agognati 320. In serata Calderoli ha freddato il premier:

325? Facciamo 330 così non abbiamo problemi nelle Commissioni.

Una Lega irritata che è una gatta da pelare non da poco per il Cav. Perché piano piano il Carroccio si sta convincendo dell’idea che il federalismo, mentre governa il PDL, non andrà mai in porto. Così si guarda intorno. O meglio, guarda dall’altra parte.

Su La Padania, infatti, viene inaspettatamente ospitata un’intervista molto propositiva di Pierluigi Bersani.

Il segretario del PD ripropone il tema dell’Unione Sacra anti-Berlusconiana, nei termini di un patto per le riforme, con il federalismo in testa. Inoltre, garantisce massimo appoggio alla Lega nella sua richiesta d’aiuto all’UE per risolvere l’emergenza immigrati.

Asse PD-Lega in costruzione, a quanto pare.


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