Con l’occhio allenato di chi fa questo mestiere da una vita, Giuliano sceglie il cavallo che più si adatta alle esigenze e alla personalità dei suoi ospiti, esigenze e personalità che riesce a inquadrare all’istante; elargisce qualche pratico consiglio introduttivo e inizia tutti – compresi i principianti – all’arte del trotto direttamente sul campo.
Io ho avuto il piacere di conoscere Giuliano qualche giorno fa, quando mi sono regalata una
bellissima passeggiata a cavallo. Irene mi aveva proposto questa esperienza, programmandola poi insieme a qualche amica e collega: un’escursione che io ho atteso a lungo, contando i giorni che mi separavano da un altro incontro ravvicinato con gli equini; un’attività che ho approcciato con un entusiasmo che non è rimasto affatto deluso. Memore della bellissima prima esperienza a cavallo vissuta lo scorso maggio a
Castelfalfi, non stavo nella pelle all’idea di poter
cavalcare “per davvero”: non solo praticando qualche esercizio di approccio all’interno di un paddock, per intenderci, ma impegnandomi in una vera e propria passeggiata in pineta e in riva al mare. E devo dire che non c’è modo migliore per apprendere i rudimenti che buttarsi e imparare facendo… il classico
learning by doing, insomma
Che io avessi capito a Castelfalfi che l’equitazione è uno sport che può fare per me era una cosa. Sentirmi confermare da un istruttore esperto come Giuliano che
stare in sella mi viene naturale, che
ho una buona posizione e che
apprendo in fretta perché metto in pratica quello che mi viene detto… beh, mi ha fatto un immenso piacere. Perché questo vuol dire che non ho frainteso la sensazione avvertita grazie a Zeus e Linda e che quando affermo che
in sella a un cavallo ho trovato la mia dimensione non mi sbaglio proprio per niente. Certo, ho impiegato diverso tempo per capire le istruzioni che Giuliano cercava di impartirmi: tentativi più o meno goffi di “battere la sella” quando Linda partiva al trotto si sono succeduti per quasi un’oretta prima che capissi – non so nemmeno bene come – quale fosse l’arcano segreto per farmi stabilire l’andatura seguendo sì il cavallo, ma senza rischiare di ballonzolare troppo, di cadere o di farmi male. E in effetti
la differenza tra prendere il ritmo giusto e non sapere cosa si sta facendo la si sente proprio tutta
E anche il giorno dopo si sente qualcosa: i postumi! A distanza di qualche giorno io sono ancora super elettrizzata quando ripenso a quella
favolosa cavalcata, ma c’è da dire che forse due ore e mezza per una prima uscita a cavallo sono state un po’ troppo impegnative… al mio ritorno a casa mi sono trovata lividi un po’ dappertutto e nei due giorni successivi tali lividi si sono addirittura spostati tra le varie parti del corpo; sono stata un po’ dolorante e indolenzita più o meno per 72 ore, ma nonostante questo
sono pronta a risalire in sella alla prima occasione! Se qualcuno vuole farmi compagnia, visto che ho perso la “compagna di merende”, fatevi avanti! Se non avete paura dei cavalli e volete provare
un’esperienza entusiasmante e diversa dal solito, Ca’ Marina è il posto giusto che fa per voi, come per me. Provare per credere!
E per concludere in bellezza, dopo la fatica di domare un cavallo vi proporrei di premiarci con le gioie della tavola all’agriturismo La Casina. Infatti Giovanni Valentini, fratello di Giuliano, ha messo in piedi questa attività – assolutamente complementare a quella di Giuliano – molti anni or sono, tramandandone poi la passione e la gestione ai figli. Il ristorante offre piatti tipici della cucina romagnola, rigorosamente fatti in casa con prodotti dell’orto e con carni di mora romagnola di allevamento autoctono.
Non riuscendo a scegliere, noi abbiamo colto il suggerimento “della casa” di assaggiare un menu degustazione: dal tagliere di antipasti, ai primi, dai tre tipi di tagliata alla carne grigliata e arrosto, ogni piatto si è contraddistinto per la
genuinità.
Tipicità regionale, freschezza degli ingredienti e presentazione ad hoc (i vassoi di tagliata che arrivano in tavola con un tocco di flambé sono risultati davvero originali) mi hanno immediatamente convinta a promuovere il ristorante. Infatti, sto già proponendo ad amici e parenti una gita in quel di Savio… che comprenda anche un’escursione a cavallo, ovviamente
PS. Per le foto della nostra passeggiata in pineta ringrazio Thomas Venturi, non solo per avermele messe a disposizione, ma anche e soprattutto per essere riuscito a immortalare qualcuno degli spettacolari scenari che hanno accompagnato la nostra escursione. Io ero troppo impegnata a cercare di stare in sella per poter anche solo pensare di fotografare qualcosa…
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