L’albero di Natale di una volta: come si addobbava quando i nostri nonni erano bambini?
Il calendario dell’Avvento è partito e con lui anche la corsa per accaparrarsi gli addobbi più belli per il nostro albero di Natale, ma arrivando nei negozi ci accoglie una brutta sorpresa… il prezzo lievitato a livelli inimmaginabili. Ma come facevano i nostri nonni ad addobbare l’albero? Parlo dei nonni degli anni 20, quando i bimbi nascevano alla fine di una guerra mondiale e crescevano andando incontro all’Europa del nazismo e dei bombardamenti, parlo di quei nonni che amavano il Natale e che, non vivendo nell’agio, dovevano frugare tra le cose di tutti i giorni per addobbare la casa in attesa del Bambin Gesù. Eh già, perchè loro non aspettavano Babbo Natale!
Ricordo che nonna Rosetta mi raccontava degli alberi “golosi” che attiravano tutti i bambini, gli alberi addobbati con caramelle, frutta e dolci, niente palline e luci ma tante cose buone che erano un vero motivo di festa all’epoca.
Allora perchè non prendere esempio dai nostri nonni anni 20 per risparmiare qualche soldo addobbando un bellissimo albero goloso e controtendenza?
Bastano pochi gesti, qualche cassetto da aprire dopo anni, qualche tappo da non buttare, qualche biscotto da cuocere ed ecco alcuni consigli per rivivere la magia dell’antico Natale.
FRUTTA: possiamo utilizzare frutta di stagione che da colore e profuma la casa, ad esempio tagliando a fette tonde e sottili arance e mandarini, mettiamoli a seccare per 24 ore sul termosifone e con l’aiuto di un ago facciamo passare un filo per appenderli.
BISCOTTI: prepariamo insieme ai nostri bambini dei buoni biscotti a forma di ciambella, stella, abete, cuore, prima di infornarli ricordiamoci di inciderli con uno stuzzicadenti in modo da preparare il foro per appenderli.
CARAMELLE: possiamo appenderle singolarmente, a coppie o a grappoli; oppure possiamo renderle più misteriose chiudendole a piccoli gruppi di 3 o 4 all’interno di fagottini che riceveremo da scampoli di stoffa colorata.
PASTA: un’ottima idea è raccogliere tutta la pasta, cruda e asciutta naturalmente, che durante l’anno cade a terra mentre la dosiamo e anziché buttarla, conservarla in un barattolo di vetro chiuso. Arrivato il Natale la possiamo colorare oppure appenderla così com’è, in commercio ci sono ormai forme e dimensioni così svariate da essere veramente carine sul nostro albero.
TAPPI: i tappi di sughero sono ottimi per sbizzarrire la fantasia colorandoli, tagliandoli e incollandoli si possono fare tantissimi addobbi, su internet ne troverete di stupendi e semplici da fare.
ROTOLI: la carta stagnola avanzata o rotta e la pellicola pulita sono poco ecologiche ed economiche se comprate appositamente per addobbare la casa, ma anche queste durante l’anno si accumulano a suon di pezzetti che rompiamo involontariamente o che buttiamo non unti, quindi, teniamoli e usiamoli per dar luce all’albero con il loro riflesso utilizzandole anche come copertura per una splendente punta o stella fatta con il cartoncino.
CUCITO: se ne avete una come me che avete ereditato da nonne e bisnonne… è ora di ridare vita ai gomitoli di lana, filo e cotone, ai bottoni e a tutto ciò che di colorato troverete. Potete appendere piccoli gomitoli colorati al posto delle solite palline lucide e anonime, formare delle piccole ghirlande con un cartoncino e coprirle con la lana o con i bottoni…
Potete avvolgere l’albero con tanti fili di lana colorati adagiati sui rami e così via alla fantasia e al divertimento durante la preparazione…
Infine ricordatevi che con il vostro albero “goloso” … dopo aver aperto i regali si possono mangiare anche i dolci addobbi… quindi buon Natale a tutti!